Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
36 Bruno Orlandoni le pierre non ancora lavorate gli stessi due lathomi costruiscono due pilastri sotto la cappella: "dictam capellam sustinentes" 91 • Il resto del materiale viene usato peri foerii delle camere di Pietro di Lompnes, in quella dei segretari, in quella del confessore della contessa, nelle carnere di Jean de Conflens, del magister hospicii, del medico Aniquino, e dell'orafo Jean de Burys 92 • ln ogni stanza si faceva anche una nuova finestra. Come si vede le informazioni fornite dai conto sono anche indicative del numero e della varietà di abitanti in,sediati nel castello, e quindi della complessità dell'organizzazione della vita di corte. La rinuncia alla costruzione della torre non implicava quindi la sospensione del cantiere. Anzi. Presente Aimone di Challant la contessa ordinava al magister operum Jean de Liège di procedere ad un ingrandimento del pozw. Lo si sarebbe dovuto fare più profondo e allargare di tre piedi, con tre gradini attorno "et margellis" 93 • Si mette subito allavoro illathomus Hudrisetus Crusilliet che comincia a lavorare i "margelli" nella pietraia di Morges perché - precisa il conto - "le pietre di questa pietraia erano più dure" di quelle della pietraia di Coppet da cui proveniva solitamente la materia usata nella costruzione del castello 94 • Si aggiunge anche che le lastre di questi "mar– gelli" misuravano sei piedi di lunghezza: poco meno di due metri. Un'ulteriore notazione aggiunge pure che contestualmente si lavorava anche ad una loggia "dietro alla camera della contessa anzianà' 95 • Il conto continua poi con i pagamenti per la costruzione di un edificio di servizio da usare in rapporto alle cotture di calce, e ancora con la costruzione di una "domus pro falconeria domini cornitis". La costruzione di questa domus è affidata agli stessi carpentieri Nycodo Barjon e Marqueto de Montagnier che avevano costruito la loggia per i tagliapietre. Anche questa casa per la falconeria doveva trovarsi verso la cinta del bosco di Ripaille. Ledificio, in cui avrebbero dovuto abîtare il figlio bastardo del conte, Umberto, e il medico Luchino, doveva rnisurare 40 piedi per 24 per 45 di altezza, a due piani, con tetto ad uno spiovente. Nella costruzione sono previste quattro porte e cinque finestre di legno ed una loggia verso il bosco per tutta la lunghezza dell'edificio, 91 Supra nota 69. 92 BRUCHET M. 1907, p. 344-345. ll Brochet nel glossario che compila in calce al proprio lavoro non fornisce il significato del termine foerii. Dal contesto sembrerebbe possibile pensare a dei camini. Ci si chiede pero perché allora non usare il termini charforium usato regolarmente nelle altre parti dei conti. 93 BRUCHET M. 1907, p. 345. Il testo dice letteralrnente "cum tribus paribus graduum et margellis de lapidibus de tallia circumcirca dictum puteum". Il termine margelle ancora oggi in francese significa "ghiera" o "vera" da pozzo. Nel nostro caso non si capisce se si alluda all'intera recinzione del pozzo o solo al parapetto che la doveva coprire. 94 BRUCHET M. 1907, p. 345: "lapides dicte perrerie erant duriores". 95 BRUCHET M. 1907, p. 345. "pour charroier les matieres de la lorge darries la chambre de Madama la Grant".
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