Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 39 Nel corso del 1384 è documentato un altro lavoro di rilievo. Su ordine della con– tessa e di Aimone di Challant si acquistano assi, travi, scandale "ad visitandum et re– parandum magnum tectum Rippaillie". Si aggiunge anche una precisazione che la dice lunga sui rischi a cui erano sottoposti questi edifici e su quali erano i timori principali dei loro proprietari: cosl nel restauro del tetto si dovranno realizzare "duos rens bene firmatos ad tute ambulandum per supra dictum tectum pro succursu ignis si casus contingisset evenire". Illavoro di preparazione dei materiali e la loro messa in opera sarà affidata a "Petrus qui non ridet, Ansermodo Noblet e Ansermo Motelaz" 105 • Nel1385 si lavora alla guardaroba di Bona di Borbone, dove vengono sistemati "4 magni tablarii seu magne mense" e dove si realizza un grande abbaino "prope capel– lam, ad illuminandum gardam robam". lntanto il carpentiere Trabuchet, di Thonon, realizza una camera "prope camera Jacobi de Ravoreà' per i cani del conte 106 • Anche questi, infatti, erano ospiti a cui si prestava notevole attenzione, come si deduce da una più tarda nota, del1437, che ci informa di come si fossero spesi ben 15 fiorini per mandare il "braconerio dornini", Symoneto, da Thonon a Tolosa a portare in dono al re dl Francia due coppie di cani da caccia 107 . Erano spostarnenti che oggi ci stupiscono ma che in realtà erano abbastanza usuali. Tra gli altri che si possono cogliere spigolan– do tra i conti del Bruchet vediamo l'invio di menestrelli "ad scolas" a Bourg en Bresse nel1380: insieme ai menestrelli di corte anche i "menestrerii domini Ybleti de Cha– lant"108; nel 1381 l'importazione di "Vernachium et vinum grecum" da Pavia 109 ; nel 1398l'arrivo a corte del sommelier del duca di Berry Jehan du Boys a portare in dono ad Amedeo VIII "ung reloge que mondit s. de Berry lui avait donné" 110 • Dopo una serie di interventi vari, quali la "plastraturà' di un camino affidata ad un artigiano definito lathomus, anche se impegnato- anche altre volte- sempre come intonacatore, Johannes Englesii 111 , i conti registrano una lunga sequenza di lavori di confezione di mobili e arredi affidati al carpentiere Stefano Fouraz. Il Fouraz comincia col realizzare dei telai di finestre. Poi un "buffeto" in legno di pino per la camera della contessa: misurava sette piedi pertre, per un altezza di cinque "euro duobus fondis" 112 • Poi "una salla ... ad serviendum dominabus". Molto dettagliata è la realizzazione di due arcibanchi e sei cassoni di pino con i piedi di noce. 1 cassoni dovevano misurare 105 BRUCHET M. 1907, pp. 350-351. 106 BRUCHET M. 1907, p. 351. 107 BRUCHET M. 1907, p. 314. 108 BRUCHET M. 1907, p. 319. 109 BRUCHET M. 1907, p. 316. 110 BRUCHET M. 1907, p. 337. 111 BRUCHET M. 1907, p. 352. È verosimile che il cognome fosse anche un'indicazione to– pografica di provenienza, ma ndle numerose citazioni successive di questo personaggio non si trovano precisazioni al riguardo. 112 BRUCHET M. 1907, p. 352. Tradurrei il termine di fondis con "cassetti".
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