Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
40 Bruno Orlandoni sette piedi perdue per un'altezza di tre. Il fabbro di Losanna Guglielmo de Albona li avrebbe completati con le ferronnerie necessarie "estagniatis de albo". Gli arcibanchi erano destinati alle due camere delle contesse, i sei cassoni dovevano andare tre alla guardaroba, uno alla camera di Fiorina Provana, uno alla camera delle figlie di Enrico di Quart, e uno alla guardaroba di Bona di Berry 113 • Poi sempre al Foraz si ordina una "licterià', vale a dire una carrozza scoperta che avrebbe dovuto essere trasportata "cum duobus magnis equis cum duobus li– monis quercus quolibet 23 pedum de longitudine et archa dicte Heterie 8 pedes de longitudine et 4 pedes de latitudine et de altitudinem 1 pedum cum dimidio, cum uno guicheto ad intrandum in eadem licterià'll 4 • Il carro era in noce con il fondo in pino ed era coperto da un "quoddam celum rotundum factum de circulis et perticis" di frassino. La contessa doveva tenerci in modo particolare, tanto che ne ordinava la decorazione pittorica a Johannes Theobardi, "pictori et verreario" di Langres. Il conto descrive in maniera dettagliata le diverse fasi dell'intervento del Theobardi e vale la pena riportare il testo: "primo de cola bona colavit totam dictam licteriam tribus vi– cibus intus et extra, cum limonibus ejusdem, et coperivit supra dictam colam dictam licteriam cum limonibus predicti intus et extra, excepto celo, de bona tela nova et gracili ... pigit que eamdem sex vicibus totam dictam licteriam cum celo intus et extra cum scalis dicti borrelli de colore albo bene distemperato et preparato, que scale dicti borrelli sunt subtus dictum colorem album coperte de tela predicta, qui color albus est intus et extra raclatus ad ponendum colores finos quando dicte domine comitisse majoris placuerit" 115 • Allo stesso Theobardi si ordinava anche la preparazione di una statua di noce scolpita da Jean de Liège ad "honorem Sancti Spiritus". Dai testo si capisce che il pittore doveva stendere tutta l'imprimitura in vista della decorazione pittorica che pero era rinviata in attesa della consegna dell'oro zecchino ("finurn'') per le dorature, "quod aurum dicta domina ministrare debebit" 116 • ln questo caso incuriosisce il soggetto della seultura e ci si chiede in cosa potesse consistere. Lo Spirito Santo, infatti, di solito non è soggetto di immagini, siano esse scolpite o pittoriche. Appare solamente nelle immagini di Trinità, sia rappresentate "antiqua formà', con le tre figure identiche, come sulla facciata dell'omonima abba– zia di Caen, sia nella forma della Trinità cosiddetta "tragicà', col Padre (in piedi o seduto) che regge il corpo del Figlio morto e lo Spirito Santo- in tai caso in forma di colomba- tra i due. Quest'ultima mi sembra, anche date le frequenze iconografiche 113 BRUCHET M. 1907, PP· 352-353. 114 BRUCHET M. 1907, p. 353. Materiali e lunghezza inducono a supporre che i limones in questione fossero le due stanghe a cui attaccare i cavalli. 115 BRUCHET M. 1907, p. 353. 116 BRUCHET M. 1907, p. 353.
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