Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di ctlStelli 49 sala, una per entrare nella "camera paramenti", un'altra per entrare dalla "camera retractus" nel viret della contessa e nella cappella. Poi ancora mura divisorie, camini, finestre crociate: in particolare tre nella sala, due nella "camera paramenti", una nella "camera retractus". Poi ancora cinque finestre nei due citurni "quolibet ... 4 ped. ad manus de latitudine et 3 ped. ad manus de illuminatione" 149 • lnteressanti i dari relativi ad una latrina: avrebbe dovuto misurare 14 piedi per 7, per 4 tese di altezza: poco più di 2 merri per 4 per un'altezza di sette. I..:altezza induce ad immaginare che non si trattasse di una semplice latrina ma di una vera e propria torre di latrine articolata su almeno due piani, ed in effetti il canto precisa che avrebbe dovuto servire alle camere "paramenti" e "retractus"- che a questo punto potremmo immaginare poste a due piani diversi - ed essere dotata di due porte e due finestre "seu archeriis", verosimilmente una per ogni latrina, una per piano 150 • Il tutto per il prezw di 20 fiorini. A meno di immaginare che le due latrine misurassero due metri di lato ciascuna sullo stesso piano e tutta la parte inferiore dell'alzato funzio– nasse come una sorta di pozzo nero. Il conto si chiude con un'ultima serie di quietanze rilasciate da vari artigiani. Il lathomus Petrus de Fisterna, detto "Merendet" per la costruzione di un muro dalla parte del lago. Illathomus Girardus de Brinczalbes per aver lavorato 620 giorni alle fondazioni dei pilastri della loggia dietro alla camera della contessa, della loggia della cucina nuova, e in altre parti del castello. Girard de Boule peri lavori alla loggia e al poêle che abbiamo già descritto 151 • Lunghissimo l' elenco dei lavori per cui rilascia quietanza il carpentiere Pietro Grival "de mandamento Castelleti de Creduz". Il Grival aveva lavorato nei mesi a cavallo tra 1388 e 1389 a compiere tutta una serie di rappezzi, quasi di rifiniture, su lavori evidentemente non perfettamente terminati da altri operatori. Cosl lo ve– diamo operare alle logge, sia quella dietro il castello che quella dietro la cucina, ai pavimenti della torre porta costruita da Pietro Crusilliet, al tetto del castello. Poi lo vediamo lavorare a diverse camere: a quella del signore di Cossonay "noviter factà', a una camera nella guardaroba della contessa, ad una per i segretari nella camera di Giacomo di Ravoire, allarderio e alla cucina, e cosl via. Soprattutto gli si paga un'impressionante serie di arredi di ogni genere e tipo da distribuirsi un po' dovunque: "in camera Anthonii Fabri, plures portas, mensas et tripides, in camera magistri hospitii, mensas, tripides, sedes et fenestras; in panateria tablarios, perticas, archas reparando et in botellieria, in magna aula unam duodenam estochetorum, unum buffetum, unum marchipiaz, ramas finestrarum dicte aule; in camera retractus domini unum armeyrium garnitum de intus infra murum et unum 149 BRUCHET M. 1907, p. 369. 1 5° BRUCHET M. 1907, p. 369. 1 5 1 BRUCHET M. 1907, p. 369.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=