Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

Costruttori di castelli 55 dei figli di Aimone negli anni a cavallo del Quattrocento. E, ancor più, non c'è nem– meno bisogno di immaginare acquamanili tedeschi a Pénis. Basta immaginare che gli autori dei monocromi di Pénis frequentassero Ginevra. Tra le altre forniture accreditate ad Anxa troviamo anche, il24 aprile 1436, un quintale e 21 libbre e mezzo di ottone "pro faciendo tymullum spectabilis quon– dam domini Manfredi, ex marchionibus Saluciarum, marescalli Sabaudie, in ecclesia Rippaillie intumulati" 178 • Nell'occasione si acquistavano anche 45 libbre di piombo da Jacoba "magistro monetarum domini Gebennis" destinate alla tomba ma poi di– rottate sulla grande campana di Ripaille. Riguarda la fusione della tomba, invece, il pagamento di 2 fiorini a Gilleto Franc "valletto di maestro Matteo, bombardiere, per certi crogiuoli da lui portati per fondere l'ottone per fare la tomba del signor Man– fredo di Saluzzo ... anche perle sue spese di andata da Berna a Ripaille e ritorno" 179 • Chi fosse questo maestro Matteo, citato come "bombardiere", cioè mastro fonditore di bombarde, non è chiara dal breve testa riportato dal Bruchet. La sede della sua attività - Berna - e il nome di battesimo indurrebbero ad identificarlo in Matthaus Ensinger, l' architetto originario di Ulm, magister operum del münster di Berna, che ad Amedeo VIII avrebbe effettivamente fornito anche altri servizi. Non seguiro oltre le diverse presenze documentate dai conti né il progredire del cantiere di Ripaille in questa sua fase finale. Ma almeno una va segnalata. Ad un certo punta si acquistano 48 moggi di calce che viene portata a Ripaille e li "implicata et posita ... tarn in turri que est deversus lacum quam in muris qui sunt ante domum decani a parte lacus ... per Humbertum Jay, Sadonum Boytoux, Johannem Rolaz lathomos" 180 • Ora se rivalichiamo le Alpi e torniamo in Valle d'Aosta non possiamo scordare come il principale responsabile del cantiere di Bonifacio di Challant a Pénis fosse stato un lathomus di nome proprio Sadono: Sadono di Versoix. È evidente che Sada– no non è un nome comune, come Johannes o Petrus o Anthonius. È un nome a dir poco raro. Che legame c'era tra questo Sadono BoytouX: a Ripaille nel 1433-34 e il Sadono de Versoix a Pénis nel 1393-95? Potrebbe trattarsi dello stesso personaggio? di Losanna Guglielmo di Challant accompagnato - tra gli altri - dai nipote Bonifacio II di Pénis con un Giovanni di Challant che potrebbe essere il figlio maggiore dello stesso Bonifacio, o, in alternativa, il canonico della cattedrale Giovanni di Challant Ussel: BADEL F. Un évêque à la Diète. Le voyage de Guillaume de Cha/fant auprés de l'empereur Sigismond (1 422). Lausanne 1991. 178 BRUCHET M. 1907, pp. 488-489 e p. 504. Sempre del1436 è anche un pagamento a "Jo– banni Francisci de Norembergo, mercatori" per una grande quantità di rame per fare la campana di Ripaille, ibidem p. 501. 179 BRUCHET M. 1907, p. 504: "valeto magistri Mathei, bombarderii, pro certis crusolis per ipsum apportatis pro fondendo lothonum ad faciendum tymullum domini Manfredi de Saluciis ... edam pro suis expensis veniendo a Berna Rippailliam et inde reddeundo". 180 BRUCHET M. 1907, p. 470.

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