Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
Costruttori di castelli 71 Soprattutto quando, nel 1439, il 15 dicembre, la delegazione del concilia di Basilea che ha appena deciso di elevare Amedeo VIII al soglio pontificio, arriva a Ri– paille per procedere all'intronizzazione del nuovo papa, troviamo i prelati che reggo– no le diocesi di Aosta e Losanna. Il 18 dicembre il nuovo papa Felice V si trasferisce da Ripaille al castello di Thonon e mentre tutti i padri conciliari pernottano presso diverse case della città, al castello, pressa il neopapa, restano i vescovi di Ginevra, François de Metz, di Aosta, Giorgio di Saluzzo, e di Losanna, Jean de Prangins 239 • Quest'ultimo, in particolare, era stato a hingo il braccio destro di Guglielmo di Chal– lant al vescovato di Losanna e l'anno successivo verrà trasferito proprio da Felice V dalla diocesi di Losanna a quella di Aosta. Il ruolo di alcuni di questi prelati nelle vicende legate a questa sorra di coda dello Scisma d'Occidente (coda nota anche come Piccolo Scisma di Occidente) andrebbe– ro peraltro approfondite. I computa di Thonon, infatti, contengono un'altra segna– lazione che in questa direzione costituisce ben più di una traccia. Nell'anno 1438 si registra: "Debentur reverendo in Christo patri et domino nostro domino G. de Saluee, episcopo Augustensi, pro expensis per eum factis cum 20 equis . . . in viagio legacionis eidem domino episcopo ... unacum sociis suis domino Luyriaci, domino magistro hospicii et domino Gerardo Blanerii ad sanctissimum dominum nostrum papam Eugenium quarrum Fererie degentem, illustrissimum dominum dominum Mediolani necnon dominum Venetorum. Et servivit idem dominus meus episcopus in dicto viagio diebus 87, videlicet diebus 22 marcii, 30 aprilis, diebus 31 maii, qua die finivit ejus relacio eidem illustri domino nostro domino Sabaudie duci ... et die– bus 4 junii pro redeundo Auguste ... ducati 595 gros 3 quart unius" 240 . In altri termini Amedeo VIII manda come proprio ambasciatore al papa Eu– genio rv; che aveva di fano scisso il concilia di Basilea convocandone uno nuovo a Ferrara- che poi sarebbe stato ulteriormente spostato a Firenze - il vescovo di Aosta Giorgio di Saluzzo. Sottolinerei pero soprattutto la presenza nell'ambasciata di que– sto "domino Gerardo Blaveri" che in realtà altri non è che il canonico della cattedrale Gérard Blaver. ln più occasioni ho già affermato come, a mio avviso, Blaver sia stato il vero cervello operativo delle commesse artistiche religiose ruotanti attorno alla cattedrale di Aosta al tempo dei vescovati di Oger Moriset, Giorgio di Saluzzo e Jean de Pran– gins241. Blaver, originario di Fleurus, nella diocesi di Liegi, figura di fatto in tutte le tutto il Quattrocento i prevosti fossero molto poco presenti ad Aosta, forse anche proprio per queste lora ambizioni di carriera. Cio avrebbe favorito, all'interno del capitolo della cattedrale, il chiara prevalere del ruolo dell'arcidiacono, anche grazie al susseguirsi nell'arca di ottant'anni di tre personalità del calibra di Pierre de Gilaren, Baldovino Scutiferi e Giorgio di Challant. 239 BRUCHET M. 1907, p. 127. 240 BRUCHET M. 1907, p. 464. 241 Supra vol. II 11.4.
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