Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010

74 RaulDalTio trarre informazioni uniche sull'economia del tempo, sui materiali e gli strumenti di lavoro utilizzati, sui tempi di realizzazione, per non dire dei costi della messa in opera. Dai computa medievali nascono repertori di artigiani, artisti, maestri d'opera di cui possiamo conoscere l'origine geografica (quindi i movimenti migratori delle maestranze), la qualifica e il compenso. Gli aridi elenchi di costi, materiali e com– pensi «ridiventano appigli fondamentali, nodi di raccordo di una costruzione storica multistrato, complessa e articolata su più livelli di lettura>> 244 • Illibro dei conti per la costruzione del chiostro della Cattedrale di Aosta è uno di questi librF 45 • Trascritto in un solo foglio dei suoi cinquantaquattro dagli "eruditi ottocenteschi" e negletto dai "neoidealisti" 246 , contiene il rendiconto delle spese e degli introiti perla costruzione del nuovo chiostro raccolti dal 1440 al 1450, anti– cipando di due anni la stesura del contratto con illathomus architetto, ideatore del chiostro, Pierre Berger di Chambéry. Il suo redattore è il canonico Gérard Blaver, nativo di Fleurus, nell'odierno Bel– gio di enclave Vallone, personaggio chiave nel Capitolo della Cattedrale nelle vesti di giudice ecclesiastico, segretario capitolare, nonché delegato all'opera del chiostro 247 • Questa funzione pare anticipare il ruolo del mattre de fabrique della Cattedrale, un'isti– tuzione voluta dal vescovo Antoine de Prez nel 1456 per far fronte alla necessità di finanziare l'opera del chiostro, il cui cantiere languiva da ormai sedici anni. 248 244 ORlANDONI B. Costruttori di castelli. Cantieri tardomedievali in Valle d'Aosta. l IlXIIIe il XIVsecolo, BAA XXXIII, Aoste 2008, p. 14. 245 Archivio Capitolare Cattedrale Santa Maria Assunta, d'ora in poi ACA, inv. TIR CHAR3 LB. D_003a. 246 Ho qui ripreso alcuni pertinenti commenti di Bruno Orlandoni sugli studiosi ed eruditi locali del XIX secolo, che hanno avuto in scarsa considerazione il Liber computorum receptarum et expensarum ad opus claustri ecclesie Augustensis (d'orain poi Liber Computorum). ÜRLANDONI B. Costruttori di castelli. .. cir., Aoste 2008, p. 14. Il manoscritto conservato presso l'Archivio Capi– tolare è stato fondamentale per la stesura del volume Il chiostro della Cattedrale di Aosta. La storia, i protagonisti, il significato simbolico. Di prossima pubblicazione a mia cura sarà la trascrizione integrale annotata e commentata del Liber Computorum. DAL TIO R. Il chiostro della Cattedrale di Aosta. La storia, i protagonisti, il significato simbolico, Aosta 2006. 247 Per un'anticipazione di note biografiche su Gérard Blaver v. DAL TIO R. Il chiostro.. . cit., Aosta 2006, p. 138. 248 Fino ad oggi si è sempre detto che la costruzione del monumento duro in tutto diciassette anni. Il contratto con Pierre Berger porta la data dell'8 giugno 1442 e l'inizio lavori ufficiale è del 18 marzo 1443. Tuttavia già il12 novembre 1440 il Capitolo stipula un contratto con dei lapicidi de Pregimellis (odierna Riva Valdobbia) per cavare 20 tese di pietra a Ampaillan e trasportarle ali'opera del chiostro. Quindi si puo a ragione dire che la costruzione del chiostro duro complessi– vamente vent'anni, dal1440 al1460, v. ACA, inv. TIR CHAR3 LB. D_003a, folio 18/r. Il docu– menta dell'isrituzione della Fabbrica della Cartedrale è noto solo nella rrascrizione parziale fàtta da Joseph-Antoine Duc: "Antonius episcopus Augustensis [. ..] necessitatesfobricie dicte ecclesie que, cum illius claustro ac reftctorio et loco capitulari in suis structuris et edificiis, nimia vetustate consumptis, reparationibus indigebat". Duc J.-A., Histoire de l'Église d'Aoste, [Châtel-Saint-Denis 1909] Aoste, 1988 2 , IV, pp. 483-484.

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