Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
86 RaulDalTto I..:uso della notazione in cifre arabe da parte di Blaver pare quindi essere un fano per nulla marginale. Al contrario fornisce spunti ulteriori sulla formazione culturale del canonico che, a questo punto, sembra differenziarsi da quella degli altri ecclesia– stici della diocesi. Dai Liber Computorum risulta chiaro che Blaver conosce bene la notazione in cifre indo-arabe nella versione diffusa dai libri di matematica pratica, già in uso da almeno un secolo nelle scuole d'abaco e nel mondo della "mercatura". Si presuppone quindi che egli ne facesse uso per i conteggi, ma non per la registrazione dei corrispettivi in entrata e in uscita, per i quali manteneva la grafia in numeri ro– mani. La formazione culturale di Gérard Blaver è, dai documenti in nostro possesso, duplice: prima del1404 studia per essere ordinato sacerdote ed è uomo di legge2 88 • Il suo testamento e il Liber Computorum attestano che egli aveva conseguito una licen– tia in decretis che, nel contesto dell'istruzione universitaria medievale, è l'anticame– ra del dottorato in diritto canonico 289 • Quindi Gérard Blaver ebbe una formazione classica che, passando attraverso il trivio e il quadrivio, approdava ad una licenza in diritto canonico, un percorso di istruzione che non prevedeva l'apprendimento del calcolo in cifre indo-arabe. lnfatti, la matematica di Fibonacci «ebbe scarsa influenza sulla matematica uni– versitaria medievale. ln compenso creo la matematica insegnata nelle scuole di lingua volgare» apprezzata e messa a frutto dalla civiltà mercantile nel XIII e XIV secolo 290 • Dal 1202, anno di redazione del Liber Abaci, fino all'inizio del XVI secolo la mate– marica dell'abaco non farà parte dei programmi di insegnamento universitario. Il quadrivio prevedeva l' aritmetica e la geometria, impostate sullo studio della teoria dei numeri, sul commento del De arithmetica di Boezio e degli Elementi di Euclide. Pertanto la matematica dell'abaco, ormai largamente diffusa nella classe mercantile e artigiana e nelle scuole, continuerà, per almeno di tre secoli, a non far parte della cultura alta. cassa del Capitolo 32 6orini d'oro ad opus duarum caparum, somma lasciata dai defunto canonico Petrus de Roeysano pro dictis capis seu pannis auri vel serici. Quindi furono acquistate da Gérard Blaver due cape persice in Fwrencia, cfr. ACA, inv. TIR BOITE 32B LOI 0_1.07, foglio XVIII/v. Mano 1428: foerunt traditi dicti XXXIIj/oreni boni janini auri unacum XII aliis j/orenis similibus domino Gerardo Blaverii de Fleruco canonico Auguste eunti ad Romanam curiam ad emendum et apportandum duas cappaspro eccksia velpannum sericum ad hoc qui emitpannum damasquinum de persico cum aurifrigiis ex quibus foerunt Jacte due cappe et foderate de te/a eiusdem cowris vel quasi, Ibidem, foglio XVIIII/v. 288 Non conosciarno la data di nascita di Gérard Blaver, nè quando sia giunto al Capitolo della Canedrale di Aosta. Tuttavia il suo libro dei conti come curato di Saint-Nicolas lo attesta già canonico nell404. v. ACA, inv. CT PR-ComptP VOL 34la. 289 ADAMI F. E. L'insegnamento del diritto canonico nelw Studio di Ferrara tra il XV e il XVI secow, "Annali di storia delle università italiane", Vol. 8, Bologna 2004. 290 GRENDLER P. F. La scuola nel rinascimento..• eit., pp. 330-331.
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