Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2010
7 GABRIELE SARTORIO 17. TRA ARCHEOLOGIA E PALEOGRAFIA: LA COSTRUZIONE DEL CASTELLO DI CHÂTEL-ARGENT IN UN DOCUMENTO DEL 1274-1275 Parlare di costruttori di castelli, in Valle d'Aosta ed in periodo basso medievale, non significa solo ricercarne i nomi o tentare di ricostruirne una fi.sionomia intellet– tuale: è un' operazione molto più complessa e decisamente più globale, che deve par– tire, necessariamente, dal dato dell'esistenza fisica sul territorio di strutture castellane aventi determinate caratteristiche e funzioni. In questo senso rimane di indubbio valore la ricerca di carattere documentario, inserita in uno spettro di studi che si sfor– zino di abbracciare tutte le sfaccettature del problema "castello": dalla volontà politica alla base dell'edificazione alla qualità e tipologia delle opere difensive, dalla scelta di specifici materiali da costruzione alle tecniche messe in opera dalle maestranze ed alla provenienza di queste. Questa visione a 360 gradi concorre a spiegare il perché dellavoro qui presentato, che, qualificabile in prima battuta come ricerca d'archivio, non si è tuttavia fermato a questa, ma ha cercato di interpretarne i risultati attraverso l'analisi archeologica. Lo spunto è stato offerto in effetti dalla prosecuzione della campagna di interventi di sca– vo e di restauro promossi dalla Soprintendenza sul sito del castello di Châtel-Argent di Villeneuve: i lavori hanna interessato nel 2006 la cappella castrense di Santa Colom– ba 1 , spostandosi tra il2008 ed il2009 nella porzione settentrionale dell'alta corte, sulla sommità della collina fortificata. La scelta archeologica di indagare l'ultimo ricetto difensivo era di per sé dettata sia dalla presenza di strutture ancora in parte visibili ed afferenti ad edifici complementari al donjon cilindrico, sia dalla tessitura dei paramenti murari della cortina che denunciavano la chiara presenza di più fasi edilizie. Senza dilungarsi eccessivamente sui risultati dell'indagine 2 , è opportuno in questa sede rimarcare come lo scavo archeologico sia stato fondamentale per ricostruire una sequenza relativa delle differend fasi di trasformazione del complesso. ln particolare si è potuto osservare come l'inserimento del donjon sia contemporaneo ad una vera e propria riorganizzazione tardo-duecentesca del castrum, benché dovessero già esistere all'epoca una cinta ed un apparato difensivo di qualche genere. La lettura delle fasi più 1 CORTELAZZO M. Indagine archeologica al castello di Châtel Argent, relazione dello scavo agosto– ottobre 2006 (inedito), 2006; DE GATI1S G. 1 CORTElAZZO M. Indagini archeologiche al sito fortificato di Châtel-Argent (Villeneuve) tra tarda antichità e medioevo, in Bo//ettino dello Soprintendenza per i Beni Culturali, n. 4, 2007, pp. 203-211. 2 Per un resoconto completa e puntuale dei risultati dello scavo archeologico cfr. SARTORIO G. 1 CORTElAZZO M . 2009, Tra fonte storica efonte archeologica: Châtel-Argente l'uti/izzo de/l'impalcato elicoida/e ne/le torri ci/indriche di XIII secolo, in Bol/ettino dello Soprintendenza peri Beni Culturali, n. 5, 2008, pp. 94-111.
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