Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
312 Bruno Orlandoni partie du tems" 742 • ln realtà i tempi storici documentati sembrano estrema– mente stretti per questo intervento di Giovanni. Questi difatti moriva pochi mesi dopo il padre, nel corso del 1410 743 • Dai testamento, datato 20 genaio 1410, Giovanni risulta "sanus Dei gratia animo, mente et intellectu, ut saris manifeste apparebat et licet languens corpore". Il documenta era redatto ad Aosta nella casa di Perino Chyriety, alla presenza, tra gli altri, del balivo Peti– gny e di Vionino e Antonio Rulliard. Tra le persone che dai testamento risul– tano in contatto con Giovanni si puà ricordare anche il notaio Riccardo de Pleo che abbiamo già visto legato agli Challant di Fénis. Sono, di fatto, tutte persone che ebbero ruoli non marginali negli sviluppi dell'architettura locale all'inizio del Quattrocento. Pero, data la ristrettezza dei tempi a disposizione se si vuole accettare per buona l' affermazione di De Tillier bisognerà immaginare che Giovanni avesse fatto costruire il castello vivente il padre stesso e col suo consenso, oppure, in alternativa, che non in Giovanni ma in Francesco, succeduto al fratello nel corso dello stesso 1410, vada cercato il vero committente dei lavori. Natural– mente ancora una volta non di costruzione doveva trattarsi ma solo di rico– struzione e ampliamento, anche se è pressoché impossibile stabilire in cosa fosse consistita questa ipotetica campagna di Giovanni e Ibleto. Le trasformazioni successive del castello sono state radicali e le poche de– scrizioni d'epoca che ci restano o che si sono fin qui pubblicate sono forse già un po' troppo tarde. Si puà comunque analizzare brevemente una delle più antiche: quella contenuta nell'inventario dei mobili del castello compilato alla morte del conte Filiberto di Challant nel 1517, edita dai Frutaz. I..:inventario in questione cita un gran numero di vani e ambienti diffe– renti: "la chambre qui est en ault de la tour du viret dudict chasteau ... la chambre appellee la garde robe . . . laultre petite garde robe apres ladicte gar– derobe ... la chambre appelee la chambre touppe ... la grant sale dudict cha– steau" (che nel 1517 sarebbe stata "toute tappissee de tappisserie jaulne et verde a arbres et sauvagines") " ... la chambre auprès de ladicte grant sale .. . la grande sale basse ... la chambre aupres de ladicte sale basse ... la cuisine . .. la petite crocte ou pié du viret . .. la grant cave . .. la petite cave de Sainct pol ... la chambre sus la porte du dict chasteau ... la riere chambre quest sus le bello- ard .. . la chambre appellée dessus lestan .. . la chambre sus de la gallerie au pres de la posterne en laquelle couchent les serviteurs ... la chambre ensuyvant . .. 742 D ETILLIER J. B. Historique, p. 205 . 743 AHR FC vol. 11 m. II doc. 5 trascritto in ZANOLLI O. Les testaments des seigneurs de Cha/fant, 1 Aosta 1974.
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