Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 85 dispute di successione ali'eredità di Ebalo Magno di Challant all'interno della famiglia, precisavano come, nel 1337, i diversi figli di Ebalo Magno avessero concesso alloro nipote Ebalo il permesso di costruire un castello a presidio del feudo di Ussel, che ne era privo, e come questo permesso dovesse entrare in vigore cinque anni dopo la redazione dello stesso documenta del 1337, cioè nel 1342 192 • Altra conferma è data dal fatto che i due feudi di Fénis e Ussel, tradizionalmente indivisi, venivano in effetti definiti per territorio nel 1340, mentre nell341 Ebalo II concedeva statuti al feudo di Saint Marcel 193 • I.:ul– teriore e definitiva conferma alla data proposta dalla pergamena viene dal- 1' analisi dendrometrica dei frammenti delle travi ancora conservati nel castello. La Soprintendenza ai Beni Culturali della Valle d'Aosta ha comunicato che le datazioni indicate dalla dendrocronologia sui quindici campioni prelevati si concentrano su un arco di anni compreso tra ill341 e il1345 194 • La filastrocca di Ussel non contiene pero solo l'indicazione esatta della data di inizio della costruzione del maniera. Contiene anche il breve ma significativo riassunto di un' operazione di notevole complessità. A sentire l'anonimo poeta, il giorno 8 aprile dell343 Ebalo II di Challant in persona, accompagnato da una folla festosa, si sarebbe recato sul sito dell'erigendo castello e, tra le manifestazioni di gioia e di giubilo degli astanti, avrebbe posato il "primum lapidem" del nuovo edificio, consacrando poi il tutto con la celebrazione di moite messe ("plure mis– sae"), alcune delle quali cantate, quindi solenni, nell'ambito di quella che, dalla lettera stessa della Hlastrocca, non possiamo che immaginare come una vera e propria cerimonia di fondazione e posa della prima pietra. Certo siamo di fronte ad un caso particolare. I.:edificio era importante, vo– leva assumere precisi valori simbolici e, soprattutto, lo si fondava ex novo. Non possiamo certo immaginare che ogni cantiere dell'epoca venisse inaugurato con la stessa pompa. Non possiamo pero neppure immaginare il contrario. È cioè anche improbabile che simile pompa sia stata dispiegata solo nel caso della costruzione del castello di Ussel. Le cerimonie di inaugurazione dovevano cioè esistere, essere forse anche abbastanza normali nel caso di grandi cantieri, di grandi imprese architettoniche dalle valenze apertamente simboliche e di rappresentanza. 192 AHR FC vol. 29 doc. 15 (29 marzo 1337); vol. 33 doc. 14 (29 e 31 marzo 1337) e doc. 15 (21 giugno 1337). 193 AHR FC vol. 37 doc. 1 (8 dicembre 1340); vol. 173 doc. 4 (25 febbraio 1341) e vol. 198 doc. 19 (12 dicembre 1340) eAST 89 92 vol. 3 doc. 1 1380. 194 PERINETII R. Sintesi delle analisi dendrocronologiche in Valle d'Aosta, in BEPA, 8, 1998, pp. 79-84. 1lavori su Ussel che hanno porcaro al recupero museale dell'edificio sono a tu tt' ora inediti.

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