96 piccole lastre allettate in un terreno sabbioso e tenute da pochissima malta, e formava uno spazio quadrilatero perfettamente allineato con le dimensioni della soglia. L’andito in questione doveva configurarsi come una sorta di porticato, forse protetto da una tettoia lignea simile a un piccolo protiro, secondo uno schema abbastanza caratteristico degli edifici di questo periodo. Nel caso della chiesa di San Pantaleone non si sono trovate tracce di basi in muratura per eventuali pilastri di sostegno ed è quindi più probabile che la tettoia fosse costituita da una semplice capriata lignea poggiante su delle travi infisse nella parete della facciata. Lo scavo non ha potuto chiarire la cronologia dell’edificio sacro demolito nel 1882, ma una serie di indizi, dalla tipologia muraria a quella dei decori stesi sugli intonaci parzialmente sopravvissuti alla base delle pareti, permette di ipotizzare una datazione prossima al XV secolo.7 Nei circa quattro secoli che separano la costruzione del volume quattrocentesco dalla sua distruzione l’edificio subì una serie di restauri e modifiche alla sua articolazione, che lo scavo ha messo in evidenza soprattutto nel settore della piccola navata settentrionale, la sola zona, insieme all’area absidale e alla cappella/sacrestia adiacente, ad aver conservato i piani pavimentali originali. Per quanto concerne la cappella/sacrestia a nord-ovest, per la cui realizzazione fu tagliato il substrato roccioso, il piano pavimentale era sopraelevato di un gradino rispetto a quello dell’abside, nonostante l’acclarata contemporaneità costruttiva (fig. 4). Qualunque fosse la funzione di questo spazio, desta perplessità il fatto che sulla superficie pavimentale non siano state riscontrate tracce dell’appoggio di una qualche struttura, né come impronte di malta né come leggeri infossamenti dovuti al peso di un eventuale tabernacolo.8 Passando alla navatella settentrionale, i resti strutturali emersi a seguito della rimozione del deposito di macerie 4. Il piano pavimentale della cappella/sacrestia a nord dell’abside. (P. Gabriele) 5. Proposta di sequenza interpretativa delle strutture rinvenute nella navata settentrionale. (Rilievo C. Gabaccia, elaborazione M. Cortelazzo, G. Sartorio) 0 5 m Loculo Scala Cappella Vestibolo Edificio ante 1443 Primo setto divisorio Vestibolo Scala accesso cantoria Secondo setto divisorio Base d’altare Loculo sepolcrale Muro di rinforzo (altare?)
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