Bollettino della Soprintendenza

111 Progettazione e restauro manutentivo degli intonaci e degli apparati decorativi dell’appartamento di Avondo Cristiana Crea, Maria Paola Longo Cantisano In occasione della realizzazione del nuovo allestimento museografico nell’appartamento di Avondo, l’Ufficio restauro patrimonio storico-artistico della Soprintendenza ha redatto un progetto per la manutenzione e il restauro degli intonaci e dei decori presenti nelle sale, destinate al nuovo percorso, che integra e valorizza spazi in precedenza non visitabili. L’intervento, affidato alla ditta Laura Fallarini, è stato eseguito nella primavera del 2017 ed ha interessato dieci ambienti tra stanze e locali di passaggio. Si è trattato di un restauro di tipo manutentivo con l’intento di rendere decorosi gli ambienti destinati a sede museale; ha riguardato superfici murarie e soffitti con finiture di varie tipologie: soffitti lignei decorati, intonaci con campiture monocrome a calce, decorazioni murali con motivi araldici, a racemi floreali e geometrici. Lo stato di conservazione si differenziava da ambiente ad ambiente in relazione all’esposizione, alla tenuta degli infissi esterni e alle caratteristiche dei materiali costitutivi e ha comportato interventi differenziati. Due piccoli ambienti completamente decorati sia sulle quattro pareti che sul soffitto sono il piccolo Oratorio di Marguerite de La Chambre e il Cabinet près la Garde robe de La Chambre. In entrambi sono ben visibili ridipinture e stuccature parzialmente alterate, che risalgono a vecchi restauri su cui, in questa fase, si è deciso di non intervenire. Le operazioni di restauro manutentivo si sono limitate ai decori presenti negli sguinci delle finestre, dove infiltrazioni pregresse di acqua piovana, dall’esterno e dagli infissi, avevano causato lacune dell’intonaco, abrasioni e sollevamenti del colore nonché formazione di efflorescenze e subflorescenze saline. I sali solubili sono stati rimossi tramite estrazione con successive e ripetute applicazioni di acqua demineralizzata su veline; le decoesioni e i distacchi dell’intonaco sono stati consolidati mediante l’utilizzo di un’adeguata emulsione adesiva fino a rifiuto; con malta di calce e sabbia sono state stuccate le lacune e le fessurazioni che sono state infine reintegrate mediante velature neutre con colori ad acquerello (figg. 13-14). Nell’Oratorio era presente inoltre una lacuna nel pavimento in cocciopesto che è stata risarcita con un impasto composto da malta idraulica, cocciopesto e polvere di marmo, a imitazione dell’originale. Nel Cabinet sono state eseguite alcune stratigrafie per verificare la presenza e la consistenza della decorazione originale coperta da spesse ridipinture a tempera e a calce. I tasselli hanno portato alla luce tracce di un motivo ad affresco sottostante, visibilmente degradato, per cui si è stabilito di procedere con la realizzazione di una documentazione fotografica e in seguito di ricoprirli con integrazione pittorica mimetica. Il soffitto ligneo policromo, 13.-14. Cabinet près la Garde robe de La Chambre, prima e dopo l’intervento. (P. Minioni)

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