Bollettino della Soprintendenza

113 completamente ridipinto, presentava numerosi sollevamenti, coinvolgenti la preparazione e la cromia, che sono stati fatti riaderire alla superficie mediante iniezioni puntuali con consolidante idoneo. La Camera di Marguerite de La Chambre e la Sala d’Armi presentano, come gli altri ambienti, pareti monocrome tinteggiate con colori a calce, ma impreziosite sulla sommità da fasce decorative alte circa cinquanta centimetri, raffiguranti stemmi araldici e decorazioni fitomorfe a girali. Nella Camera di Marguerite de La Chambre, sul decoro a girali e sugli stemmi Challant sono stati eseguiti alcuni tasselli al fine di verificare la presenza di tracce della campitura originale. In corrispondenza della ridipintura nera, che ricopre la metà di ogni scudo araldico, sono stati trovati solo alcuni frammenti di colore azzurro, mentre le decorazioni fitomorfe celavano un intonaco dipinto ad affresco piuttosto lacunoso. Nella Sala d’Armi la fascia si estende anche a tutta la cappa del camino, ai sovrapporta e a una trave del soffitto; le porte di accesso alle stanze limitrofe hanno stipiti decorati a finti conci. Su questi decori si è operato un consolidamento della pellicola pittorica, delle fessurazioni e dei distacchi dell’intonaco lungo i margini del soffitto, causati dalle sollecitazioni dovute al passaggio dei visitatori nelle stanze soprastanti. Sono seguite la stuccatura a livello delle fessurazioni e la reintegrazione pittorica, con la tecnica mimetica, delle abrasioni e delle stuccature (figg. 15-16). Nella Garde robe de la chambre de Savoie, chiamata anche camera da letto di Avondo, non sono presenti decorazioni, ma una tinta rosata monocroma a calce. Al fine di ritrovare tracce della decorazione originale sono state eseguite alcune indagini stratigrafiche sulle quattro pareti a diverse altezze. Questi tasselli hanno messo in evidenza almeno due interventi di restauro precedenti: una finitura a marmorino liscio rosato con venature verdi, rosse e gialle, e una fase frammentaria più antica di una finitura liscia bianca con zoccolatura grigia delimitata da un filetto nero. Le fasi sono state documentate fotograficamente e successivamente reintegrate con tinta a calce per uniformarle alla superficie attuale. Un tassello in alto sul lato sud, delle dimensioni di cinquanta per trenta centimetri, è stato mantenuto a vista a dimostrazione di un precedente assetto pittorico della stanza. Le pareti di questo ambiente presentavano notevoli difformità, macchie scure e colature, dovute ad ampie e diffuse stuccature visibili attraverso la finitura a calce; vi erano poi, sui lati ovest e sud, fessurazioni che si estendevano longitudinalmente dal soffitto al pavimento. L’intervento è consistito nel consolidamento e nella stuccatura delle fessurazioni e nell’integrazione pittorica con colore a calce steso a velatura, per armonizzare le zone di abrasione e quelle disomogenee (fig. 17). In tutte le sale, la superficie delle pareti monocrome è stata spolverata e pulita a secco; le macchie, le colature e le disomogeneità di colore sono state rimosse a tampone con acqua e carbonato d’ammonio. Sono stati consolidati 17. Garde robe de la chambre de Savoie, dopo il restauro. (P. Minioni)

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