117 coeve, ma sempre e soltanto il riflesso di quello specchio deformante che fu la fantasia ottocentesca».6 Il percorso si snoda attraverso i locali dell’appartamento nell’ala est al primo piano del castello (figg. 22-35);7 il pubblico è invitato a seguire un racconto che lo stesso Avondo propone attraverso la sequenza di installazioni. Il ricorso ai mezzi multimediali, per loro stessa natura condannati a precoce senescenza, è stato volutamente limitato e ridotto a un utilizzo molto semplice. Voci, suoni, immagini labili come fantasmi accolgono il visitatore e lo trasportano nell’atmosfera del tempo, in quel Medioevo lucidamente sognato da Avondo e dai suoi compagni e riflesso dunque nello specchio della sensibilità del XIX secolo. Il leitmotif dello specchio è declinato in modo diverso in ogni locale, dalla grande specchiera che accoglie il visitatore, coinvolgendolo in prima persona nel gioco di rimandi tra passato e presente, realtà e fantasia, al pavimento specchiante, ai ritratti dei protagonisti che si ricompongono per anamorfosi su uno specchio cilindrico, un espediente pensato anche per destare la curiosità delle numerose scolaresche di bambini che visitano il castello. L’esposizione delle vicende è affidata a brevi testi da leggere, composti secondo la consueta forma didascalica, e a testi da ascoltare, questi ultimi sotto forma di narrazioni affabulatorie affidate alla voce di Paola Corti, secondo una modalità non altrove sperimentata in Valle d’Aosta. Di seguito una breve guida al percorso di visita, illustrata dalle fotografie di Diego Giachello, architetto responsabile del progetto e direttore dell’esecuzione del nuovo allestimento, realizzato nel corso dell’estate 2018 dalla ditta ACME04 di San Giuliano Terme (Pisa). La visita ha inizio dalla Camera di Marguerite de La Chambre (fig. 22 n. 1 e figg. 23-24), il primo locale dell’appartamento privato di Vittorio Avondo: una sorta di anticamera dell’attigua Sala d’Armi, come suggeriscono i pochi arredi che vi erano collocati, la cassaforte e sei sedie. L’allestimento ha recuperato le valigie personali di Avondo che, con l’aggiunta del cilindro (moderno) posato sulla sedia, lasciano supporre che il padrone di casa sia appena arrivato. Un cristallo riflettente con cornice ottocentesca nasconde un monitor che si attiva a sorpresa alcuni istanti dopo che i visitatori sono entrati e si specchiano: vi compare lo stesso Avondo, che invita il pubblico a entrare nelle sue stanze. Una voce fuori campo racconta le vicende dell’acquisizione del castello e introduce i protagonisti del percorso, Avondo e i suoi amici. Sulle pareti guizzano, rapide e indistinte come fantasmi, proiezioni delle immagini dei personaggi evocati, accompagnate da voci e suoni. 22. Planimetria del percorso espositivo nell’appartamento di Avondo. (Officina delle Idee) STRUTTURA ESISTENTE (dipinto Pastoris) TELO SOSPESO GRAFICA FEDERICO PASTORIS “LIETA BRIGATA” VIDEOPROIETTORE A SOFFITTO SPECCHI A PAVIMENTO LINEA DEL TEMPO ARREDI A PAVIMENTO ELEMENTO PORTA ESTINTORE E GRAFICA DI SICUREZZA SPECCHIO CON CORNICE E TV DISSUASORE CON LUCI PARTITA A SCACCHI ELEMENTO PORTA LUMILITE INFORMATIVO VETRINA PORTA OGGETTI NUOVO LAMPADARIO (copia esatta dell’esistente) NUOVA RASTRELLIERA (copia dell’esistente con specchio retrostante) VIDEOPROIETTORI A SOFFITTO SPECCHIO CON CORNICE E TV 1 Camera di Marguerite de La Chambre 2 Oratorio di Marguerite de La Chambre 3 Garde robe de la chambre de La Chambre 4 Camera dipinta 5 Vano di passaggio con finestra 6 Camera della torre 7 Vano di passaggio 7bis Piccolo vano di passaggio 9 Sala d’Armi 8 Garde robe de la chambre de Savoie
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