124 Il gioco è ritenuto appartenere ai pochi oggetti personali di Vittorio Avondo ancora presenti nel castello. Il restauro è stato promosso per permetterne l’esposizione nel nuovo allestimento, inaugurato nel settembre 2018 con il titolo Il Castello dei Sogni. La straordinaria avventura di Vittorio Avondo a Issogne. L’insieme è costituito da un numero di tessere della tombola trasformate in pezzi degli scacchi: si tratta di elementi appartenuti ad almeno due diverse scacchiere, difficilmente ricostruibili, perché i pezzi superstiti ammontano complessivamente a 84 pedoni, quattro alfieri, sette cavalli, otto torri (quattro torri, due campanili, un mulino a vento e una torre su di un dorso di elefante), tre re e due regine. Mentre i pedoni sono a tessere semplicemente ricoperte da ceralacca colorata, gli altri pezzi sono stati realizzati con cartoncini, probabilmente biglietti da visita riutilizzati, applicati alle tessere della tombola mediante l’utilizzo di ceralacca di colore rosso e di colore rosa, a sua volta colorata di bianco o di nero per circa la metà degli esemplari. Le figure sono eseguite con inchiostro di china e dipinte con colori a tempera e acquerello. All’avvio del restauro solo sette figure risultavano incollate alla loro base (due alfieri, tre torri e due cavalli), alcune mancavano di elementi andati persi, mentre altre avevano parti staccate e piegature scomposte. Il cartoncino si presentava ingiallito e ricoperto da un leggero strato di particellato. La prima fase dell’intervento di restauro ha comportato la rimozione, sulla superficie delle figure, del sottile strato di particellato con Akawipe di tipo extra morbido e pennello in setola di martora, al fine di preservare il disegno a matita sottostante le cromie. Le figure in cartoncino, le cui parti erano frammentate, sono state ricomposte con polvere di copoliammide ad elevata elasticità, avendo dovuto escludere l’impiego di collanti a base acquosa a causa dell’elevatissima solubilità degli inchiostri. Quindi è stato effettuato il rinforzo dal verso e dal recto delle figure con velina di carta giapponese con pH neutro fatta aderire con Beva Film (termoreversibile, senza apporto di solventi). Per la volontà di differenziare l’intervento di restauro ricorrendo a materiali otticamente dissimili dalla ceralacca utilizzata nell’incollaggio originale, le figure distaccate sono state riposizionate e fissate al supporto impiegando stucco epossidico Balsite K + Balsite W, di colore rosa tenue. Il disturbo visivo riscontrabile nella zona di saldatura dei frammenti costituenti l’elefante turrito e uno dei tre re, e in corrispondenza delle piegature di un cavallo e di un alfiere, è stato ridotto con la reintegrazione pittorica, utilizzando colori compatibili con quelli originali. Il progetto ha previsto l’esposizione delle pedine restaurate in una teca realizzata per l’occasione e collocata nella stanza da letto di Vittorio Avondo. [Rosaria Cristiano, Raffaella Giordano] IL RESTAURO DEGLI SCACCHI APPARTENENTI ALLA COLLEZIONE DEL CASTELLO DI ISSOGNE DATA | XIX secolo OGGETTO, MATERIA, TECNICA | gioco degli scacchi (n. inv. 1673 CI), legno, carta, acquerello, tempera LOCALIZZAZIONE | Issogne, castello, primo piano TIPO D’INTERVENTO | restauro ESECUZIONE | Rosaria Cristiano, Raffaella Giordano - Ufficio restauro patrimonio storico-artistico - Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali DIREZIONE SCIENTIFICA | Alessandra Vallet - Ufficio patrimonio storico-artistico - Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali 1a.-b. I quattro alfieri prima e dopo il restauro. (R. Giordano) 2a.-b. I tre re prima e dopo il restauro. (R. Giordano)
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