131 L’ingresso al castello e il percorso nelle sale L’ingresso al castello rappresenta una delle novità sostanziali di tutto il progetto: esso avverrà infatti nella zona nord, dove le indagini storiche hanno rivelato la presenza del “Grand lardier” che diventerà la nuova biglietteria/bookshop, visitata sia all’ingresso che all’uscita. Partendo da questa idea, tutto il percorso si sviluppa di conseguenza e permette una suddivisione chiara delle zone museali del castello rispetto a quelle dedicate agli eventi o alla vendita di prodotti. Elemento innovativo risulta essere la passerella che collega il Grand lardier all’anticamera della cappella sul lato sud, creando così un nuovo percorso di visita su questo piano (fig. 5). Una volta raggiunto il viret, si potrà salire al livello superiore seguendo un andamento sostanzialmente simile al precedente. Allo stato attuale delle conoscenze, sono pochissimi i mobili e gli arredi, di pertinenza dell’edificio, che sono pervenuti all’Amministrazione regionale. Al momento dell’acquisto il castello si presentava piuttosto spoglio, ad eccezione di alcuni arredi sacri di pertinenza della cappella (alcune sculture lignee raffiguranti santi sono ora esposte al Forte di Bard) e di alcuni ritratti di famiglia oggi riportati nel castello per l’esposizione Visioni di Medioevo insieme a un forziere e a un cassone5 (figg. 6-7). Un futuro riallestimento dovrà tener conto di tutte queste opere che andranno adeguatamente ricontestualizzate. Alla base dei risultati espressi nella relazione si pone la ricerca storico-documentaria che ha individuato, partendo dallo studio delle pergamene e dei documenti del fondo Sarriod, le denominazioni e le collocazioni storiche delle sale del castello.6 Il percorso di visita ipotizzato, ancora da definire meglio in tutti i suoi risvolti, è stato riprodotto nella tabella 2 e nelle planimetrie (figg. 8-11). Approfondimenti di studio Settori storico-artistico e archeologico Il castello Sarriod de La Tour necessita di alcuni studi storico-artistici in grado di far luce sugli apparati decorativi pittorici e scultorei che rappresentano una delle attrattive più significative dell’edificio. In particolare, è necessario aggiornare gli studi relativamente ai dipinti del Duecento presenti nella cappella e far luce sulle inserzioni pittoriche quattrocentesche che sono venute a sovrapporsi, mettendo queste decorazioni in relazione con le nuove scoperte pittoriche emerse negli ultimi anni, grazie anche ai restauri realizzati dalla Soprintendenza regionale nei castelli e negli edifici ecclesiastici, e allo sviluppo delle ricerche in questo campo. Dal punto di vista della scultura, il soffitto ligneo con mensole scolpite deve essere studiato in relazione alle maestranze quattrocentesche presenti in Valle d’Aosta, anche nell’ottica dei possibili collegamenti con la scultura litica di Stefano Mossettaz. In questo settore, 4. Percorso di avvicinamento al castello. (Dedalo architettura e immagine) 0 20 m Giardino didattico Al parcheggio Percorso di avvicinamento (pannelli - stendardi) Ingresso al castello Zona privata Giardino didattico Archivio (sopra) Prigione (sotto)
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