Bollettino della Soprintendenza

142 1) Le notizie biografiche qui riportate, se non diversamente specificato, sono tratte da J.-B. DE TILLIER, Nobiliaire du Duché d’Aoste, par les soins de A. Zanotto, Aoste 1970, pp. 571-576. 2) Così in AHR, FSdlT, Commune, XXVII/38 e XVIII/76. 3) Contratto di matrimonio in AHR, FSdlT, Académie, III/38. 4) Contratto di matrimonio in AHR, FSdlT, Académie, IV/2. 5) In un documento del 17 ottobre 1729 si legge: «Pierre Gaspard a laissé Claude, duquel sont issus Pierre Gaspard […] et Jean Gaspard […]. En manière que Pierre Gaspard et Jean Gaspard, fils de Claude, ont fait deux branches qui sont divises et séparées depuis plus de soixante ou septante ans». AHR, FSdlT, Évêché, XX/6. 6) Archivio parrocchiale di Saint-Pierre (APStP), registri parrocchiali, in fase di riordino. Marguerite risulta religiosa nel 1738, AHR, FSdlT, Académie, VI/30. 7) APStP, registri parrocchiali, in fase di riordino. 8) Le patenti di nomina a luogotenente e capitano, del 10 aprile 1704, si trovano in AHR, FSdlT, Académie, V/8. La nomina nel Conseil des Com- La nomina nel Conseil des Commis in AHR, Registres du Pays, r. XXIV, f. 193v. 9) Claude-Antoine è chiamato «Monsieur De la Tour Sarriod de Bard» in una lettera del 1714 (AHR, FSdlT, Commune, XXX/18). S’intitola «Très illustre seigneur comte Claude-Antoine de La Tour Sarriod d’Introd» in una ipoteca del 1718 (AHR, FSdlT, Commune, XXX/84). 10) Il contratto di matrimonio tra Claude-Antoine e Marie-Antoine Passerin, dell’8 novembre 1697 (De Tillier riportò erroneamente l’anno 1699), ricevuto dal notaio Philippe Réan, è citato in AHR, FSdlT, Évêché, XXI/7. 11) APStP, registri parrocchiali, in fase di riordino. 12) AHR, FSdlT, Évêché, XXI/6. Circa i debiti accumulati da Claude-Antoine: nel 1702 vendita a riscatto a Georges Vernet di un censo annuale di otto «sétiers» e otto «héminaux» e mezzo di segale da esigersi a Saint-Pierre, per 440 lire (AHR, FSdlT, Académie, V/5); nel 1715 vendita a riscatto alla prevostura del Gran San Bernardo di una porzione dell’alpeggio Pessy, per 500 lire (AHR, FSdlT, Commune, XXXIII/39); nel 1718 vendita a riscatto al canonico François-Antoine Gally di un censo annuale di otto «sétiers» di segale, da esigersi a Villeneuve, per 300 lire (AHR, FSdlT, Commune, XXX/84). Nel 1729, alla sua morte, diversi creditori chiesero il sequestro dei beni: il prevosto del Gran San Bernardo Jean-Michel Persod, il barone di Nus, maître Pierre-Joseph Chenal e suo fratello François-Germain, i «sires» Claude Blanc, Gippaz, Jean-Antoine Carrel e Cretet (AHR, FSdlT, Académie, V/103). 13) Si è conservata la bozza della richiesta, non datata, inviata da JeanGaspard al presidente della Camera dei Conti, Ricardi, che ricoprì tale carica tra il 15 febbraio 1717 e il 7 gennaio 1720. Cfr. G. GALLI DELLA LOGGIA, Cariche del Piemonte e paesi Uniti colla serie cronologica delle persone che le hanno occupate (…), t. I, Torino 1798, pp. 396-397. La richiesta, formalmente redatta in prima persona da Jean-Gaspard, è di pugno di Jean-Baptiste de Tillier in realtà, il che dimostra che il medesimo era in stretta relazione con la famiglia De La Tour ancor prima del suo matrimonio con Susanne-Françoise, sorella di Jean-Gaspard, celebrato nel 1722 (AHR, FSdlT, Académie, VII/55). 14) Sull’assenza di Claude-Antoine si consideri che l’ultima seduta del Conseil des Commis nella quale risulta presente è del 18 gennaio 1717 (AHR, Fonds Registres du Pays, vol. XXVII); il 17 giugno 1718 è tuttavia ad Aosta per la citata vendita al canonico François-Antoine Gally; negli atti contro Joseph Lavy, nel 1724, è definito assente «depuis quelques années» (AHR, FSdlT, Évêché, IV/71). 15) Il “conte” Sarriod de La Tour e un suo servitore soggiornarono al convento dal 13 gennaio al 14 febbraio 1725 (AHR, FSdlT, Académie, V/96). Pierre Mellarède de Bellonet, diplomatico savoiardo, fu nominato da Vittorio Amedeo II primo segretario di Stato agli Affari interni nel 1717, affermandosi in seguito come principale artefice della politica di riforme amministrative ed economiche del sovrano, soprattutto in Valle d’Aosta. Scrive a tal proposito Andrea Merlotti: «Un interessante terreno di analisi per l’azione del M. è dato dalla Valle d’Aosta. Qui egli tentò di contenere le rivendicazioni delle élites locali servendosi, in qualità di segretario degli Interni, di funzionari savoiardi, in diversi casi a lui legati da rapporti di parentela o di patronage. In virtù delle istruzioni che Vittorio Amedeo II di Savoia aveva dato il 12 marzo 1717, il M. godeva della precedenza nel ricevere le informazioni dalla Valle, una prerogativa che si rafforzò proprio grazie ai savoiardi che era riuscito a far incardinare nel ruolo di vicebalivi: Alexis Plachamp, Claude Morand, nel 1717 (il cui figlio avrebbe sposato, anni dopo, Marie-Anne-Amedée), Léonard Carron de Crésy, nel 1718, Joaquim de la Grande de Taninge, nel 1723, Arestan de Montfort nel 1729. Il M. fu determinante anche nel far ottenere, nel 1729, a Jean Grillet, altro savoiardo a lui legato, la cattedra episcopale di Aosta». Cfr. Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 73 (2009), disponibile in rete all’indirizzo http://www.treccani.it/ enciclopedia/mellarede-de-bettonet-pietro_(Dizionario-Biografico)/ 16) AHR, FSdlT, Evêché, IV/71. Intervennero giudizialmente il canonico PierrePhilibert, fratello di Jean-Gaspard, e Georges-Philibert signore di Nus. 17) AHR, FSdlT, Académie, V/43. 8. Marie-Madeleine Sarriod de La Tour (?), olio su tela, prima metà del XVIII secolo. (D. Cesare) 9. Dama Sarriod, olio su tela, inizio del XVII secolo. (Archivi catalogo beni culturali)

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