Bollettino della Soprintendenza

144 Nel 1985, dopo un periodo di utilizzo quale sede degli uffici del Comune di Saint-Pierre (ente proprietario), il castello diventa Museo regionale di Scienze naturali, con l’allestimento di una collezione naturalistica. Tale destinazione è parsa fin da allora vincente, con il duplice intento di far conoscere la Valle d’Aosta per il suo aspetto culturale legato alla storia dell’architettura dei castelli e per il suo ricco patrimonio naturalistico. Il museo - ora denominato Museo regionale di Scienze naturali Efisio Noussan, in ricordo del suo fondatore - è costituito dalla sede espositiva presso il castello di Saint-Pierre e dalla sede operativa in località ChezBorgne a La Salle. Dopo oltre trent’anni di attività, nel 2008, è stato chiuso al pubblico al fine di permettere un importante intervento di manutenzione straordinaria alle strutture architettoniche, il restauro degli elementi pittorici, la realizzazione di nuovi impianti tecnologici e di allestimenti museali. L’importanza dell’intervento, dopo la prima fase di progettazione preliminare, ha imposto all’Amministrazione regionale, ente finanziatore, di eseguire il lavoro in due lotti distinti. Un primo lotto di interventi è stato finalizzato alla messa in sicurezza delle strutture architettoniche, il consolidamento di solai lignei, la realizzazione di nuovi impianti tecnologici per la migliore fruibilità del castello e del museo, la realizzazione di un ascensore e di un montacarichi atti a permettere una maggiore accessibilità ad alcune parti del sito. Nel 2018, a seguito della redazione di una complessa progettazione,1 e soprattutto del reperimento dei finanziamenti necessari, è stato approvato il progetto per il secondo lotto dei lavori e il riallestimento del castello, ed è stata bandita la gara d’appalto per l’esecuzione degli stessi. Il progetto, che prevede lavori per un importo a base d’asta di oltre quattro milioni di euro cui si aggiunge la produzione degli audio/video per oltre mezzo milione di euro, è stato concordato e a lungo discusso con i rappresentanti della Regione autonoma Valle d’Aosta: la Soprintendenza per i beni e le attività culturali e la Struttura biodiversità e aree naturali protette (organo di gestione del museo con L.R. 12/2015) la cui dirigente, Santa Tutino, ha assunto la funzione di direttrice. Adeguamenti impiantistici e restauri La volontà di offrire un percorso di visita libero, al fine di permettere al pubblico di godere appieno delle tematiche e dei contenuti trattati, ha determinato la necessità di approfondire la gestione dei flussi da un punto di vista della sicurezza antincendio. La risistemazione del sito è stata pertanto affrontata con un’ottica che ha cercato di ottemperare alla normativa senza gravare eccessivamente sul percorso di visita e sulle strutture del castello. Sono state, infatti, progettate delle bussole vetrate, destinate a uscite di sicurezza, in corrispondenza delle porte originali che, avendo l’apertura in senso contrario alla via di esodo, dovranno necessariamente rimanere aperte. Questo tipo di soluzione permetterà di evitare la dispersione di calore e allo stesso tempo garantire la sicurezza dei visitatori. Con la concezione di apposite stele tecnologiche, disegnate con linee contemporanee e sulle quali si monteranno tutti i componenti terminali degli impianti (dalle prese, agli allarmi antincendio, ai pittogrammi delle vie di fuga, CASTELLO DI SAINT-PIERRE PROGETTO DI RESTAURO E NUOVI ALLESTIMENTI MUSEALI Nathalie Dufour 1. Il castello visto da sud-ovest. (M. Pesciarelli)

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