Bollettino della Soprintendenza

10 indicativamente all’attuale via Carabel. Entrambe le indagini hanno messo in evidenza l’evoluzione planimetrica dell’intera porta Principalis sinistra, individuando le due torri laterali e chiarendo la sua trasformazione da porta “a cavedio” a struttura aperta, in stretta connessione con il cardo maximus e con la viabilità minore circostante. Da questa campagna di scavi, inoltre, è emerso anche un importante dato relativo alla realizzazione delle principali infrastrutture della colonia augustea, in particolar modo quelle idriche: il ritrovamento della base di un castellum aquae addossato alla porta evidenzia differenti interventi urbanistici e architettonici che nel corso dei secoli hanno interessato questo spazio cittadino.5 Gli ultimi due anni di scavo (2009 e 2010) hanno completato l’indagine della porzione immediatamente a sud-est della torre orientale della porta, permettendo di ipotizzare il limite sud del cosiddetto “edificio meridionale”, e mettendo in luce la sequenza delle sue trasformazioni planimetriche e funzionali, e indagando più compiutamente le cosiddette “concamerazioni sostruttive”,6 appartenenti a un grande edificio pubblico che, a partire dalla metà del I secolo d.C., sorge alle spalle del foro.7 Dopo un periodo di pausa, in previsione della fine dei lavori di ripavimentazione e riqualificazione generale della piazza, sono terminate, nel 2017, anche le indagini archeologiche, con l’apertura dell’ultimo lotto di scavo mancante, quello relativo alla porzione settentrionale dell’area (fig. 3). Qui, come si vedrà in seguito, sono state messe in luce ulteriori trasformazioni della porta di età romana, caratterizzate prima da modifiche planimetriche e da riutilizzi delle infrastrutture idriche pertinenti l’acquedotto romano che, abbiamo visto, riforniva il castellum aquae e, in seguito, da spoliazioni continue delle strutture e dall’edificazione di un edificio, anche piuttosto importante, nei secoli successivi. La sequenza delle fasi David Wicks* Fase preurbana (in grigio nella fig. 4) Nel corso dell’intervento è stato identificato il paleosuolo preurbano (fig. 5), costituito da un deposito limo-argilloso di colore grigio-verdastro formatosi al di sopra della superficie del conoide. Lo strato è stato trovato alla quota di 579,46 m s.l.m., in lieve pendenza verso sud, in prossimità dell’ingresso alla città romana.8 Dove indagato, lo strato si presenta omogeneo con uno spessore piuttosto ridotto.9 Fase I La prima porta Principalis sinistra (in rosso nella fig. 4) Datazione: età augustea I precedenti lavori condotti nella piazza e in via Carabel fra il 2006 e il 2008 hanno portato alla luce un’importante fase primaria della porta Principalis sinistra, rappresentata in particolare da notevoli fondazioni a platea realizzate a sacco in opus cæmenticium, in corrispondenza dell’angolo meridionale rivolto sulla strada di ciascuna torre. La forma dei tagli di asportazione, coperti dai basoli del successivo cardo maximus nella parte centrale del passaggio, ha permesso di ipotizzare la presenza originaria 2. L’area oggetto di studio in arancione nella pianta di Augusta Prætoria e, in alto, estratto della mappa catastale della città moderna. (Dal Geoportale SCT - RAVA, elaborazione L. Caserta, D. Marquet) 3. Lo scavo del 2017 alla fine delle indagini, visto da ovest. (P. Gabriele) via Aubert di Città via Croce De via Tillier 0 100 m piazza Roncas

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