211 delle fasi di proposta progettuale con la presentazione, nel programma Interreg VA Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020, dei progetti del PITem (Progetti Integrati Tematici), Pa.C.E. (Patrimoine, Culture, Économie), del progetto Parcours des patrimoines de passages en châteaux del progetto PITer (Progetti Integrati Territoriali) Parcours. Un Patrimoine, une identité, des parcous partagés e del progetto MinerAlp nel programma ItaliaSvizzera. Un’attività di cucitura e di costruzione, anche in considerazione del ruolo di capofila della Struttura analisi scientifiche e progetti cofinanziati. I progetti del PITem riguardano alcuni temi ritenuti fondamentali per il patrimonio dell’area ALCOTRA. Il primo spunto progettuale riguarda, ovviamente, il Far Conoscere, in particolare rivolto alla grande quantità di patrimonio diffuso che il territorio ha e che non è sufficientemente noto e valorizzato. In questo progetto saranno prese in considerazione anche attività di promozione e conoscenza del patrimonio immateriale, cioè di quello legato alle feste e tradizioni locali. Il secondo progetto si occuperà dei problemi del Salvaguardare, cioè delle attività necessarie affinché il nostro patrimonio possa essere ancora conservato e reso accessibile, ponendo particolare attenzione alla volontà che siano le comunità stesse in cui il patrimonio si trova a comprendere che la sua persistenza rappresenta per loro un motivo di unione della collettività e di interesse, sovente anche economico. In particolare l’impegno regionale in questo progetto riguarda la possibilità di creare sistemi di monitoraggio del patrimonio legato alla mobilità, prendendo in particolare attenzione lo studio e la conservazione dei ponti storici, soggetti monumentali che hanno permesso di creare legami fra i popoli e le comunità locali. Il terzo progetto Scoprire per promuovere si pone a chiusura dei primi due e sviluppa temi legati alla promozione del patrimonio oramai conosciuto e salvaguardato. Un traguardo questo che cerca di far comprendere come uno spazio ricco di valori ambientali e naturali, come quello delle Alpi occidentali, sia anche un luogo dove la storia e l’umanità hanno lasciato i loro segni, anche di particolare rilevanza, dalla Preistoria fino ai giorni nostri, rappresentando spesso uno dei punti dove si è costruito il concetto di divisione fra nazioni, ma anche di comunione da parte delle comunità che vivevano a ridosso di tali confini. Il quarto progetto, quello di coordinamento e comunicazione, si pone il tema di creare uno spazio adeguato dove tutto il patrimonio, quello minore come quello maggiore, possa essere ritrovato e messo a disposizione del pubblico, certamente, ma principalmente degli operatori turistici, in modo tale che possano creare modelli e strumenti di sviluppo più allargati, rispondendo alla voglia di conoscenza e di interazione che il visitatore attuale mostra di avere. Un’occasione, inoltre, per aggregare attorno al patrimonio anche le nuove generazioni o i nuovi abitanti delle nostre valli alpine. Il PITer, invece, ha come capofila l’Espace Mont Blanc e alla Struttura analisi scientifiche e progetti cofinanziati è stata delegata la gestione del progetto culturale. Il tema del PITer è quello dei “parcours” intesi come percorsi storici in correlazione con ponti e castelli. Il castello interessato sarà quello di Sarriod de La Tour a Saint-Pierre e i passaggi riguarderanno i ponti di Introd, il “Ponte nuovo” e il “Ponte vecchio”, e il sito preistorico di Bois de Montagnoulaz in località Plan du Bois nel Comune di Pré-Saint-Didier. Quest’ultima località, dove verosimilmente poteva passare la via romana per le Gallie che conduceva all’Alpis Graia (La Thuile e Colle del Piccolo San Bernardo) e ora sede di un parco-avventura, rappresenta un punto di particolare interesse in quanto sono state attestate presenze dalla Preistoria fino all’epoca romana. Lo spazio culturale del progetto MinerAlp ci porta anch’esso a prendere in considerazione un castello e, più precisamente, quello di Saint-Marcel. Anche in questo caso abbiamo a che fare con un castello che nasce con compiti di gestione economica di un territorio, ma se per Sarriod de La Tour si trattava del mondo agricolo, in questo caso il tema riguarda le cave di minerali e di pietre da macina, attività particolarmente florida in epoca medievale in quest’area, come dimostrato dalla recente apertura al pubblico delle cave in località Servette. Quella della Struttura analisi scientifiche e progetti cofinanziati è un’attività complessa anche per il continuo confronto con realtà di altre regioni italiane ed estere, questo richiede sovente fantasia, capacità di adattare le proprie necessità ai temi dei programmi di cooperazione e di trovare i compromessi utili a soddisfare le volontà e le esigenze scientifiche, storiche e culturali del nostro patrimonio da valorizzare.
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