18 A nord della nuova porta inizialmente si trovano un piano di calpestio, un canale con sponde in legno (fig. 16)33 e un acciottolato in corrispondenza dell’ingresso; in un secondo momento, invece, viene realizzato un intervento che vede la messa in opera di una grande trave di fondazione e la costruzione in muratura delle sponde del canale in corrispondenza dell’ingresso alla città (fig. 17). Tutti questi elementi sono collegabili all’edificazione di un ponte per l’attraversamento del canale.34 Queste sistemazioni nell’area immediatamente all’esterno dell’ingresso sono da mettere in relazione con altri contesti, rinvenuti sempre nel 2017 a nord della piazza, in cui un primo strato di pietre e ciottoli, probabilmente una sistemazione stradale, è posto al di sopra dei riempimenti umidi e plastici dei fossati più antichi, accanto a una struttura isolata con acciottolato interno (edificio C, fig. 12). Questa sistemazione viene quindi coperta da un rialzamento secondario funzionale a superare un altro canale irriguo, realizzato ex novo con andamento nord-est/ sud-ovest, forse pertinente al complesso del cosiddetto “antico mulino Pavetto” di via Tourneuve (fig. 18). Un’altra canalizzazione irrigua si trova proprio al centro del nuovo vicolo d’ingresso alla città. Nella parte meridionale della piazza, è stata rinvenuta la prosecuzione verso sud di un canale, individuato nel 2008, coperto con lastre (lungo circa 20 m); questo canale corre davanti a una serie di muri a secco interpretabili come edifici che costituiscono il fronte orientale della strada medievale, ex cardo maximus e prototipo di via Croce di Città.35 L’inizio di questa fase è stato datato, sulla base delle monete rinvenute nel 2008, fra Ottone III (980-1002) e Amedeo III di Savoia (1103-1148).36 I lavori del 2017 hanno 14. La nuova sistemazione della porta in fase VI, vista da ovest. (D. Wicks) 15. Il cardine della porta e la sistemazione della sponda all’ingresso della città. (D. Wicks)
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