Bollettino della Soprintendenza

245 Nel 1860, quando fu soppressa la Provincia di Aosta, le terme di Pré-Saint-Didier passano sotto il controllo della Provincia di Torino che le vende all’asta. Nell’aprile del 1869 sono acquistate dall’avvocato Lorenzo Perrod, console d’Italia in Egitto, scrittore e poeta, appartenente a una ricca famiglia di Pré-Saint-Didier; in seguito, nel 1887, vengono cedute alla Società Termominerale Italiana che, ammodernati stabilimento ed attrezzature, riesce a richiamare nuova e più consistente clientela. Succede all’Argentier nella direzione dello stabilimento termale il dottor Giovanni Antonio Giusta, chirurgo dell’Ospedale Mauriziano di Aosta. Egli pubblica, nel 1875, la Guida alle acque ed ai bagni di Courmayeur e Pré-Saint-Didier. Come il suo predecessore descrive l’ambiente che circonda il paese, le caratteristiche geologiche, la flora, la fauna, le proprietà fisico-chimiche delle acque minerali, le loro indicazioni terapeutiche, i metodi di somministrazione e le malattie che possono essere curate. Giusta nei suoi scritti lamenta che i medici direttori delle terme non lasciano memorie sui casi guariti e non pubblicano i risultati delle cure, non per negligenza ma a causa del modo con cui viene amministrato lo stabilimento: «chiunque si presenti può prendere un bagno o bere alle fonti»; invece sarebbe più serio che «il proprietario dei bagni esigesse dal malato una carta di ammissione del medico locale, essi [i bagni] sarebbero amministrati con più cognizione di causa e non si lamenterebbero tanti inconvenienti».39 una critica analoga verrà fatta nel 1886 dal dottor Venanzio Santanera; a cui era appena stata tolta la direzione dello stabilimento di Pré-Saint-Didier dalla vedova dell’avvocato Perrod. Egli lamenta che: «Il concorso dei forestieri a S. Didier e a Courmayeur è stato grande l’anno scorso, grandissimo, anzi eccessivo quest’anno, tanto che molti dovettero tornarsene via per mancanza di alloggio. Ma ci sarebbe da domandare, se ad una così straordinaria affluenza di bagnanti abbia poi corrisposto un numero proporzionato di cure serie? Queste, invece, si può asserire senza timore di venire smentito, che ogni anno, compreso il volgente, andarono facendosi sempre più rare; anzi eccezione fatta degli habituées, ammesso che la cura da questi praticata abbia l’importanza di una cura seria, ormai vere, serie cure non si praticano più. Giacché non si potrà chiamare con un tal nome un trattamento non accompagnato da un regime conforme, senza guida del medico, con nessun criterio né per la qualità, né per la quantità delle acque da bevesi, non per la durata, né per il numero dei bagni da prendersi, ecc., ecc. […] così fatte cure, intraprese a casaccio, senza previo controllo, cioè a dire, senza che prima un lungo e serio esame diagnostico, fatto da un buon pratico, abbia deciso se vi sia oppure no, l’indicazione delle acque in questione posto che, per giunta, regola generale degli accorrenti è che si presentano senza verun recapito del loro medico particolare».40 Nel triennio 1876-1878, alloggia alle terme il duca Amedeo di Savoia in compagnia della famiglia e, nel 1884, per l’intera stagione termale, la duchessa di Genova. Nel 1888 si realizzano alcuni lavori allo stabilimento termale. Le tubature vengono tutte interrate ed il piombo sostituito dalla ghisa; il numero delle vasche in marmo bianco di Carrara, tutte dotate di acqua termale corrente continua, sale a venticinque; aumentano anche le docce che si differenziano in circolari, a getto e a pioggia; viene collocata una piscina e vi è la possibilità di prendere un bagno nel semicupio oppure una doccia scozzese.41 Nel 1890, sono documentati altri lavori per liberare la sorgente, nuovamente meno abbondante, i quali provocano un aumento del prezzo degli ingressi, lamentato dal Consiglio comunale di Pré-Saint-Didier.42 Per rendere più confortevole e ricco di attrattive il soggiorno a Pré-Saint-Didier, nel 1889 viene costruito il Casinò (figg. 16-17), un originale fabbricato Art déco ad un piano con due brevi ali laterali e «caratterizzato da decorazione esterna in finto rivestimento ligneo».43 L’edificio ospita al suo interno un salone dotato di pianoforte per balli e concerti, un ristorante, una sala bigliardo, salette per la lettura ed il gioco d’azzardo. Sul finire del XIX secolo Pré-Saint-Didier è diventata ormai un’affermata stazione climatica e termale, che, grazie allo sviluppo di una rete sempre più fitta e moderna di servizi e strutture finalizzate all’incremento del settore turistico-alberghiero, è ormai attrezzata per ospitare più che dignitosamente i numerosi clienti che si recano allo stabilimento per guarire i loro mali o semplicemente per moda. Il forte sviluppo turistico e, di conseguenza, la crescita economica di Pré-Saint-Didier e dell’intera 17. Il Casinò oggi. (C. Paternoster) 16. Il Casinò attiguo allo stabilimento, cartolina d’epoca, prima metà del 1910. (L. Broggi, Région autonome Vallée d’Aoste - fonds Domaine CC BY-NC-ND)

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