246 Valdigne portano a un netto miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti e finalmente la popolazione locale viene riconosciuta come composta da persone belle, sane, istruite, affabili e cortesi nei confronti dei villeggianti.44 Se all’inizio del secolo l’unica locanda era quella dell’Orso e come svago si potevano effettuare unicamente delle più o meno lunghe passeggiate tra i boschi o ascensioni sulle vette circostanti, ora le possibilità di cui possono fruire i villeggianti si sono decisamente dilatate. Già all’epoca dell’Argentier e del Giusta il numero degli alberghi era salito a due, quello della Posta e quello della Rosa rispettivamente di proprietà delle famiglie Micotti e Orset, «élégamment meublés, et organisé de façon à satisfaire les exigences justement croissantes de notre siècle».45 Vi era anche la possibilità di trovare alloggi in casa di privati, quali le famiglie Perrod, Grognon e Orsete; inoltre, «da pochi anni havvi eziandio un caffè ristorante per maggior comodo dei forestieri».46 All’inizio del nuovo secolo le guide di Pré-Saint-Didier testimoniano i grandi sviluppi e progressi conseguiti, arrivando ad affermare che «il paese in questi ultimi anni ha progredito assai, quasi da non riconoscere più quello di un ventennio addietro».47 Prima di tutto sono migliorate le condizioni delle strade. Ora è più agevole raggiungere la località termale da Aosta, senza impiegare più le sei ore come ai tempi del Giusta, grazie alla realizzazione, nel 1883, di una comoda strada attraverso i pittoreschi precipizi della Pierre-Taillé e, negli anni dal 1868 al 1886, lavorando al nuovo tronco che unisce Pré-Saint-Didier a Courmayeur, non senza difficoltà a causa dei frequenti smottamenti del terreno. Il più vigoroso impulso agli scambi e al turismo è tuttavia determinato dalla costruzione, nel 1886, della ferrovia Ivrea-Aosta che rende ancora più rapido l’accesso in Valle e soprattutto dal suo prolungamento fino a Pré-Saint-Didier, realizzato negli anni 1927-1929. Dall’inizio del XX secolo si assiste a un deciso miglioramento delle condizioni degli alberghi:48 su tutti primeggia l’Hôtel des Thermes Univers di Eliseo Orset (figg. 18a-b), anche proprietario dello stabilimento termale, affacciato sulla piazza principale del paese. L’edificio offre 70 camere pulite ed eleganti per un totale di 100 posti letto, un grandioso salone da pranzo Art nouveau da 200 coperti affacciato ad un artistico terrazzo in stile Liberty dal quale si può ammirare la Catena del Monte Bianco e le verdi pinete circostanti, sale bigliardo, da ballo, da lettura e da conversazione ed inoltre, al suo interno, si trova un garage attrezzato per riparazioni, la posta, il telegrafo e addirittura una camera oscura. Sempre affacciato sulla piazza della chiesa si trova l’Hôtel de Londres, della famiglia Requedaz, (figg. 18b-c) albergo confortevole e gestito con cura sebbene meno lussuoso del precedente. Vi è poi sempre la possibilità di trovare alloggi e camere elegantemente ammobiliate, concesse in locazione dal parroco e dai residenti più facoltosi del paese. Oltre alle ascensioni sulle vette circostanti e alle più tranquille passeggiate, ora il villeggiante durante la stagione dei bagni, che si è dilatata andando dal 15 giugno al 15 settembre, può scegliere tra divertimenti più mondani: partite di tennis e criquet, feste da ballo, concerti… 18a. L’Hôtel Univers sulla piazza del paese, cartolina d’epoca, 1900 circa. (L. Broggi, Région autonome Vallée d’Aoste - fonds Domaine CC BY-NC-ND) 18c. L’Hôtel de Londres sulla piazza del paese, cartolina d’epoca, 1900 circa. (Région autonome Vallée d’Aoste - fonds Domaine CC BY-NC-ND) 18b. La piazza di Pré-Saint-Didier dove si possono notare gli alberghi Univers e de Londres, cartolina d’epoca, 1900 circa. (Région autonome Vallée d’Aoste - fonds Domaine CC BY-NC-ND)
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