42 di una bozza epigrafica poi reimpiegata per la fabbricazione dell’incorniciatura modanata, tesi che, se approfondita, consentirebbe di indagare il tema delle locali officine epigrafiche. Sempre tra le iscrizioni provenienti dalle Terme del Foro sono infine da segnalare 3 frustoli epigrafici (fig. 21) su lastre di marmo bianco che rivelano un’asta verticale con ductus profondo e regolare accanto ad una con metà bisellium (n. 386), una A oppure una V forse affiancata da un’ulteriore asta obliqua (n. 1056) e di nuovo un’asta verticale mutila piuttosto consunta (n. 1126, ammesso che si tratti realmente di un’iscrizione, potrebbe trattarsi semplicemente di una lastra profilata). È bene sottolineare come questi 3 frammenti provengano tutti dal vano H, d’incerta interpretazione, e come possano forse essere riconducibili a 2 iscrizioni diverse: i nn. 386 e 1056 presentano infatti una litologia piuttosto simile e, soprattutto, il medesimo spessore di 2,4 cm, al contrario del frammento n. 1126 con uno spessore inferiore, di 1,8 cm, e apparentemente caratterizzato da un marmo bianco più opaco. 1) I vani dell’edificio termale sono oggi conservati in parte nei sotterranei della scuola e in parte sotto una bassa soletta del suo cortile centrale, protetti da uno spesso strato di ghiaia. Si auspica che in un futuro non troppo lontano si possa in qualche modo intervenire sulle strutture in cemento e rendere accessibile al pubblico un monumento che, grazie al suo ottimo stato di conservazione, alla ricchezza dei suoi materiali archeologici e all’importanza della struttura, assimilabile per tipologia, ad alcuni complessi termali dell’area vesuviana, si connota come un elemento fondamentale nella comprensione di Augusta Prætoria. 2) I risultati di queste campagne di scavo sono esplicitati nello studio di R. MOLLO MEZZENA, Augusta Praetoria (Aosta) e l’utilizzazione delle risorse idriche - città e suburbio, in M.V. ANTICO GALLINA (a cura di), Acque per l’utilitas, per la salubritas, per l’amoenitas, “Itinera”, n. 4-5, 2004, pp. 59-137. 3) Relativamente al progetto europeo e alla piattaforma web si veda A. ARMIROTTI, G. AMABILI, M. CASTOLDI, L. RIZZO, I risultati del progetto Valorizzare il sito archeologico di epoca romana delle cosiddette “terme del foro” di Augusta Prætoria, in BSBAC, 12/2015, 2016, pp. 30-35. 4) A. ARMIROTTI, G. AMABILI, M. CASTOLDI, L. RIZZO, Le “terme del foro” di Augusta Praetoria: dallo scavo al sito, il ruolo della fotografia, in “Quaderni Friulani di Archeologia”, XXVI, anno 2016, 2017, pp. 113-121. 5) Al quale, a partire dal 2016, si è aggiunta Gwenaël Bertocco. 6) Per cui si rimanda a A. ARMIROTTI, G. AMABILI, G. BERTOCCO, M. CASTOLDI, L. RIZZO, Le Terme del Foro di Augusta Prætoria: materiali da un condotto di scarico, in M. BUORA, S. MAGNANI (a cura di), I sistemi di 20b. Particolare dell’iscrizione sul fondo. (M. Castoldi) 21. Frammenti di iscrizioni in marmo bianco. (M. Castoldi) 20a. Incorniciatura in marmo bianco con sigla. (M. Castoldi) 0 5 cm 0 10 cm 1087 1056 386 1126
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