Bollettino della Soprintendenza

45 80) AUER 2016. 81) BUCHI 1975, p. 96. 82) CAPELLINI 2018, p. 103. 83) BUCHI 1975, pp. 57-59. 84) S. CIPRIANO, S. MAZZOCCHIN, Bonifiche con anfore a Padova: note di aggiornamento alla cronologia e alla distribuzione topografica, in Tra protostoria e storia. Studi in onore di Loredana Capuis, “Antenor Quaderni”, 20, 2011, p. 345 e fig. 7, n. 15. 85) S. CIPRIANO, S. MAZZOCCHIN, Le produzioni delle anfore adriatiche della gens Iulia, in F. MAINARDIS (a cura di), Voce concordi. Scritti per Claudio Zaccaria, AAAD, LXXXV, 2016, p. 217. 86) S. CIPRIANO, S. MAZZOCCHIN, Considerazioni su alcune anfore Dressel 6B bollate. I casi di VARI PACCI e PACCI, APICI e APIC, P.Q.SCAPVLAE, P.SEPVLLIP. F e SPVLLIVM, in “Aquileia Nostra”, LXXI, 2000, pp. 149-192. 87) F.E. MARITAN, Epigrafia mobile ad Altinum. Instrumenta inscripta altinati: analisi e informatizzazione del messaggio iscritto sulle classi ceramiche, XXVII ciclo del corso di dottorato di ricerca in Storia Antica e Archeologia, Università Ca’ Foscari Venezia, 2015, p. 123 e pp. 190-191. 88) MARITAN 2015, p. 119. 89) Per l’esemplare aostano e l’interpretazione del titulus pictus si veda L. RIZZO, La circolazione delle derrate alimentari ad Aosta: i dati delle anfore, tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, a.a. 2007-2008, pp. 69-74; per le anfore troncoconiche da olive tipo Schörgendorfer 558 con tituli picti, S. PESAVENTO MATTIOLI, Le anfore Schörgendorfer 558 e il commercio delle olive adriatiche, in Rimske Keramicarske i staklarske radionice (Crivenika 2008), Crivenika 2011, pp. 165-173. 90) Si presentano alcune tra le riflessioni maturate nel corso dello studio sulle produzioni fittili di Augusta Prætoria e del suo territorio. In merito alla cronologia ci si limita a fornire la periodizzazione relativa basata sull’analisi paleografica, sulla ricerca di confronti e, dove possibile, sui dati derivati dai contesti di ritrovamenti dei marchi. Per una più approfondita trattazione, si veda nota 38. Per le pubblicazioni recenti sui bolli del territorio, P. FRAMARIN, G. AMABILI, Elementi per la copertura degli edifici in Alpe Graia e in Summo Pœnino (colli del Piccolo e del Gran San Bernardo), in BSBAC, 11/2014, 2015, pp. 47-54; G. AMABILI, Bolli sulle tegole degli edifici romani del Piccolo e del Gran San Bernardo, in Actes du XIVe Colloque International sur les Alpes dans l’Antiquité (Évolène, 2-4 octobre 2015), in BEPAA, XXVII, 2016, pp. 119-130; S. GIORCELLI BERSANI, M.C. RONC, M. BALBO (a cura di), Regio XI - Transpadana, Avgvsta Praetoria, Vallis Avgvstana Inferior, Via Alpis Poenina, Vallis Dvriae Svperior, in SUPPLIT, 31, 2019; M. BALBO, G. AMABILI, Colonizzazione e sfruttamento delle risorse nelle Alpi occidentali, in Actes du XVe Colloque International sur les Alpes dans l’Antiquité, La notion de territoire dans les Alpes de la Préhistoire au Moyen Âge (Saint-Gervais, 12-14 octobre 2018), in BEPAA, c.s. 91) Un laterizio circolare bollato SEPPI fu rinvenuto al momento della scoperta del sito, D’ANDRADE 1899, p. 116. 92) CIL, V, 8110, 407. 93) CIL, V, 8110, 407. 94) Sebbene tale analisi, svolta sui bolli dell’instrumentum, non sia scevra da imprecisioni, essa fornisce una cornice cronologica a cui far seguire ulteriori riflessioni basate sui contesti geografico e di ritrovamento dei documenti bollati in esame, C. ZACCARIA, C. GOMEZEL Aspetti della produzione e circolazione dei laterizi nell’area adriatica settentrionale tra II secolo a.C. e II secolo d.C., in P. BOUCHERON, H. BROISE, Y. THÉBERT (dir.), La brique antique et médiévale, production et commercialisation d’un matériau, Actes du Colloque International (Saint-Cloud, 16-18 novembre 1995), Roma 2000, pp. 285-310; J. BODEL, Programs, Punctuation and Systems in Ancient Roman Script, in S.D. HOUSTON (ed.), The Shape of Script. How and Why Writing Systems Change, New Mexico 2012, pp. 65-92; A. BUONOPANE, F. CHAUSSON, F.E. MARITAN, Tuiles estampillées portant le nom d’une dame dans la Regio X, in F. MAINARDIS (a cura di), Voce concordi, scritti per Claudio Zaccaria, AAAD, LXXXV, 2016, pp. 75-97. 95) C. CHIAVIA, Programmata. Manifesti elettorali nella colonia romana di Pompei, Torino 2002, pp. 154-155. 96) Come le iscrizioni di Venusia, colonia dove i Seppii sono ben attestati, M. CHELOTTI, Regio II. Apulia et Calabria. Venusia, in SUPPLIT, 20, 2003, pp. 11-333. 97) Bedaium (Noricum): CIL, III, 5568; Mogontiacum (Germania superior): CIL, XIII, 7262, 7275; Sufetula (Africa proconsularis): AE, 1989, p. 817. 98) P. BONINI, La gens Servilia e la produzione laterizia nell’agro patavino, in “Aquileia Nostra”, LXXV, 2004, pp. 77-90; S. CIPRIANO, S. MAZZOCCHIN, Produzione e circolazione dei laterizi nel Veneto tra I sec. a.C. e II sec. d.C.: autosufficienza e rapporti con l’area aquileiese, in AAAD, LXV, 2007, pp. 633-686; M.T. PELLICCIONI, La Pansiana in Adriatico. Tegole romane per navigare tra le sponde, Ferrara 2012. 99) D’ANDRADE 1899, p. 121; CIL, V, 8110, 400; P. BAROCELLI, Forma Italiae: Augusta Praetoria, in Forma Italiae - Regio XI transpadana, vol. I, Roma 1948, pp. 61, 157. 100) M. DONDIN-PAYRE, Les marques civiques sur briques et tuiles: état du dossier et interpretations, in M. SILVESTRINI (a cura di), Le Tribù romane, Atti della XVIe rencontre sur l’Épigraphie (Bari, 8-10 ottobre 2009), Bari 2010. 101) Si tratta dell’iscrizione di Titus Flavius Geminus la cui carriera previde anche l’incarico di «Curator Rei publicae Augustanorum Praetorianorum», D. DAUDRY, F. WIBLÉ, Titus Flavius Geminus. Curator Rei Publicae Augustanorum Praetorianorum, in BEPAA, XI, 2000, pp. 221-225. 102) Si tratta dell’iscrizione sull’altare in bardiglio con dedica a Mithras nel cui testo è indicata «Augustae Praetoriae», CAVALLARO, WALSER 1988, pp. 52-53, n. 17. 103) P. FRAMARIN, D. WICKS, L. DE GREGORIO, I materiali archeologici dagli scavi di Piazza San Francesco ad Aosta, in BEPAA, XXVII, 2016, pp. 63-64. 104) CIL, V, 8110, 402. 105) CIL, V, 8110, 402. 106) CIL, V, 8110, 413; C. CARDUCCI, Aosta - Resti romani intorno al Castello di Bramafam, in NSc, Regione XI (Transpadana), fasc. 2, Roma 1941, pp. 5-6. 107) Tale schema in unione all’aspetto delle lettere, specialmente la traversa aperta della A, sono elementi che, in altri contesti, hanno suggerito una datazione all’inizio del I secolo d.C., ZACCARIA, GOMEZEL 2000, p. 294; P. BONINI, La villa romana di Via Neroniana. I laterizi bollati tra epigrafia ed archeologia: produzione e fornitura ad un grande cantiere, in M. BASSANI, M. BRESSAN, F. GHEDINI (a cura di), Aque patavine. Il termalismo antico nel comprensorio euganeo e in Italia, Atti del I Convegno nazionale (Padova, 21-22 giugno 2010), Padova 2011, p. 123. 108) BALBO, AMABILI c.s. 109) CIL, V, 6843 = CAVALLARO, WALSER 1987, p. 58. 110) I. KAJANTO, The Latin Cognomina, Roma 1982, p. 324. Sono documentati Lucius Velina Nauta di Antiochia (CIL, X, 771) e Quintus Gavius Nauta (CIL, X, 6233). 111) L. DE SALVO, Economia privata e pubblici servizi nell’Impero romano. I corpora naviculariorum, Messina 1992, p. 23. 112) P. BAROCELLI, Augusta Praetoria, in Inscriptiones Italiae, volumen XI, Regio XI, fasciculus I - Augusta Praetoria, Roma 1932, p. 52. 113) Si veda nota 90. 114) ZACCARIA, GOMEZEL 2000, p. 294; S. CIPRIANO, I laterizi bollati del Museo della centuriazione romana di Borgoricco (Padova), in “Archeologia Veneta”, XXXIV, 2012, p. 125. 115) CIPRIANO, MAZZOCCHIN 2003, p. 60; CIPRIANO 2012, p. 123. 116) Come, ad esempio, le iscrizioni rinvenute in Gallia Narbonensis, nello specifico a Narbo (CIL, XII, 4762) e a Nemausus (CIL, XII, 2995). 117) È documentato anche il tipo a lettere impresse, rinvenuto presso la villa romana della Consolata ad Aosta e nell’insula 30. Barocelli riporta l’esistenza del marchio senza però specificare quale dei due tipi egli abbia esaminato, BAROCELLI 1932, p. 50. Si confronti anche CIL, V, 8110, 408. 118) A Roma CIL, VI, 01057 e 02384; nella Regio I CIL, X, 06435; in Aquitania, CAG, 63/2, 1994, p. 160. 119) BALBO, AMABILI c.s. 120) Si veda nota 28 121) Il catalogo si trova in ARMIROTTI, CASTOLDI 2018. 122) In merito al contesto citato di Altino, soprattutto G. CRESCI MARRONE, M. TIRELLI, Basoli iscritti su un decumano di Altino: un alfabetario involontario, in “Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, CLXI, 2003, pp. 719-741. 123) La numerazione utilizzata per nominare i frammenti descritti in questo paragrafo è quella relativa al catalogo della tesi di dottorato di chi scrive. 124) Per quanto concerne l’edizione, in particolare, di questa iscrizione e per un più generale aggiornamento sulle attestazioni epigrafiche di Augusta Prætoria e del suo territorio, si veda GIORCELLI BERSANI, RONC, BALBO 2019. *Collaboratori esterni: Giordana Amabili, Gwenaël Bertocco, Maurizio Castoldi, archeologi.

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