51 contesti del secondo quarto del I secolo74 e nei recenti studi compare in ambito funerario nelle diverse varianti associata a corredi vitrei nelle tombe T. 24, 46, 51, 85 della necropoli di Gomiero e nelle tombe T. 11C, 34, 36, 38, 39 di Zurzolo che si datano dall’inizio della prima metà a tutto il I secolo.75 Olletta/pocula, in ceramica comune (fig. 6, n. 2) Corpo ovoidale, con tre scanalature sulla spalla, orlo modanato leggermente estroflesso con due scanalature esterne, fondo piano. Corpo ceramico nocciola depurato con inclusi di piccole dimensioni. Rivestimento esterno e interno simile all’impasto con tracce di fumigazione. Misure: h 9 cm, ø max. 9,5 cm, ø orlo 8,3 cm. N. inv. SG-PG 58-4. La tipologia è comune ad Aosta sia in ambito funerario76 sia in ambito domestico, trova confronto con il tipo F2 di Augusta Bagiennorum,77 che appare diffusa in molteplici contesti del Piemonte traspadano occidentale e della Liguria fra la metà del I e la fine del III secolo. Si segnala come frequente negli scavi urbani di Augusta Prætoria specie nei livelli fra il secondo quarto e la fine del I secolo.78 Una fornace di ollette simili è stata ritrovata a Padova,79 mentre resta ancora un’ipotesi la possibile fabbricazione in ambito regionale e piemontese di questa forma. La composizione del corredo è reperibili solo in parte nella memoria di Pierre-Louis Vescoz, poiché solo successivamente sono pervenuti alcuni materiali al MAR di Aosta.80 Dalle notizie di Barocelli sappiamo, invece, che vi era anche una seconda patera con bollo C…SR all’interno del corredo81 che si riconosce nella forma seguente. Piatto tipo Conspectus 20.4.2 = Goudineau 39c = Mazzeo 18, in terra sigillata nord-italica (fig. 6, n. 3) Corpo ceramico beige nocciola, rivestimento rosso arancio brillante. Bassa parete verticale incisa all’esterno da sottili scanalature, breve orlo ingrossato, decorata con motivi applicati a doppia spirale. Fondo piano all’interno decorato con due fasce a rotellatura tra due cerchi concentrici incisi. Alto piede ad anello tronco conico leggermente smussato. Bollo incompleto in planta pedis C…R, integrabile in C[ME]R.82 Databile dal 15 d.C. alla fine I secolo. Misure: h 3,5 cm, ø max. 13,6 cm. N. inv. SG-PG 58-03. Coppa cilindrica tipo Conspectus 29.1.1, in terra sigillata nord-italica (fig. 6, n. 4) Corpo ceramico nocciola rosato, rivestimento rosso scuro. Corpo cilindrico con parete lievemente svasata solcata a metà da doppia scanalatura, orlo ingrossato, fondo piano con piccolo piede sporgente. Bollo in planta pedis incompleto irregolarmente impresso restituito dalla Mollo in CAMU [CAMURIUS o AMURIUS].83 Misure: h 3,7 cm, ø max. 8,2 cm. N. inv. SG-PG 58-02. Si tratta di un tipo comune nell’Italia settentrionale tra età tiberiana e flavia prodotta dalle officine italiche e padane84 appare frequentemente in varie necropoli della Pianura Padana sino al I secolo. Si trovano confronti nella necropoli di Pollenzo nella tomba 8485 datata all’età claudio-flavia, nella necropoli di Biella,86 ad Angera si ritrova sino all’epoca flavia,87 a Cerrione,88 e nella necropoli di Poirino.89 Si registra l’associazione della forma con la bottiglia Isings 55a nella necropoli di Ascona datata tra il 70-120 d.C.90 Ad Aosta la forma si documenta nella necropoli di Gomiero nella tomba 8291 associata ad un corredo vitreo. Lucerna a serbatoio biconico allungato con disco ovale, a matrice (fig. 6, n. 5) Spalla spiovente becco arrotondato, infundibulum al centro con cordonatura ovale. Ansa a nastro costolata. Fondo segnato da un sottile anello ovale. Corpo ceramico beige chiaro, depurato con rivestimento arancio/rossastro. Lucerna di tradizione ellenistica appartiene alle produzioni tarde che continuano la tradizione ellenistica fino al I secolo.92 Le datazioni variano dalla fine del II secolo a.C. alla prima metà del I secolo d.C.93 Trova confronti con esemplari aquileiesi che sembrano rientrare nella produzione adriatico-padana di età tarda repubblicana o primo imperiale.94 La forma è frequente nei corredi delle necropoli aostane, ad esempio nella necropoli di Zurzolo T. 42, si documentano anche nel territorio limitrofo a Plan de Jupiter95 e un esemplare nella collezione dell’Académie Saint-Anselme.96 Misure: lungh. 9,6 cm, largh. 5,7 cm. N. inv. SG-PG 58-05. Frammento di lucerna a volute con becco angolare, rientra nel tipo Loeschcke I B (fig. 6, n. 6) Si conservano: il becco terminante ad angolo definito da doppie volute, parte della spalla decorata da tre modanature parallele e parte della vasca dove appaiono le tracce di una decorazione a rilievo. Corpo ceramico beige chiaro depurato e rivestimento bruno-rossiccio. Appare una tipologia diffusa anche ad Aosta nelle necropoli,97 che si concentrata nel Nord Italia a partire dal periodo flavio.98 Un esemplare si documenta anche nella collezione dell’Académie Saint-Anselme.99 In ambito italiano raggiunge la massima attestazione in età augustea e tiberiana e in ambito provinciale perdura sino all’età flavia. Misure: lung. cons. 8,7 cm. N. inv. SG-PG 58-06. Il corredo considerato nel suo insieme si colloca in un arco cronologico compreso tra la metà del I secolo e l’età flavia. Le forme ceramiche e vitree (relativamente ai balsamari) esaminate risultano abbastanza diffuse ad Aosta sia in ambito urbano100 sia nelle necropoli101 e trovano confronti temporali con altri corredi delle necropoli dell’area padana, piemontese e d’Oltralpe ad Avenches e nel territorio Lionese. La scelta di deporre i resti ossei e il corredo all’interno di un’urna in pietra, allo stato delle attuali ricerche, appare inusuale nelle necropoli dell’area occidentale, ma si rintracciano urne di marmo nella necropoli orientale,102 dove invece prevale l’uso di conservare le ceneri in contenitori ceramici/olle. Il corredo si distingue anche per la presenza di due bottiglie Isings 55a ed una di colore blu intenso trasparente particolarmente rara nel Nord Italia, che trova confronti diretti con la bottiglia emersa a Solduno e le olpai vitree di Avenches e de la montée de La Butte. Siamo di fronte, pertanto a un esempio di tomba privilegiata appartenente a un defunto di elevato rango sociale, come nel caso dell’unica tomba a cassa litica (T. 11) finora documentata che è emersa nella necropoli di Saint-Martinde-Corléans che conserva un corredo di notevole pregio.
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