58 che si inserisse negli alloggiamenti delle lampade già in opera - in modo da non dover procedere con demolizioni e con nuove opere murarie del pavimento esistente, limitando quindi spesa e tempi operativi - e che soddisfacesse i presupposti di riqualificazione del sito archeologico dal punto di vista della valorizzazione turistica oltre che del risparmio energetico, con grandi vantaggi sia per l’impatto ambientale che per l’ottimizzazione della spesa per i consumi e la manutenzione futura. Tutto ciò ha permesso di accedere ai fondi destinati al «Saving energetico» indicato dalla D.G.R. n. 244 del 26 febbraio 2016 finalizzati al contenimento energetico sui beni culturali all’interno del “Piano cultura” così come previsto dalla D.G.R. n. 1 dell’8 gennaio 2016, art. 40 lettera h Interventi di conservazione e di valorizzazione e di riqualificazione del patrimonio immobiliare di interesse culturale. In seguito a questa progettazione durante l’estate del 2018 sono stati realizzati i lavori di sostituzione dei corpi illuminanti incassati nel pavimento del criptoportico, compresi i trasformatori e i relativi cablaggi, che costituiscono la parte principale della valorizzazione scenica del sito, nonché la parte più importante dal punto di vista dei consumi energetici (figg. 1-3). La scelta di operare in maniera totalmente non invasiva tramite il completo riutilizzo delle canaline di alloggiamento e dei cavidotti esistenti, oltre a limitare di molto la spesa per l’intervento, ha permesso di eseguire tutto il lavoro senza mai chiudere completamente il criptoportico, evitando così di escluderlo dalla fruibilità del circuito dei 4 siti archeologici che rientrano nel biglietto di ingresso cumulativo. Per la realizzazione sono state scelte delle lampade a LED ad incasso lineare Flatlight 240 PG 27 K prodotte da FibreTec S.r.l. (fig. 4), azienda italiana produttrice e fornitrice di prodotti per ERCO (le lampade dismesse erano di fabbricazione e commercializzazione svizzera, risultate sempre di difficile reperimento, costose e soggette oltretutto a pesanti dazi doganali extraeuropei). Queste moderne lampade rispondenti alle complesse esigenze di un sito monumentale di grande importanza quale è il criptoportico di Aosta, sono dotate di ottime caratteristiche tecniche: - grado di protezione IP 65; - certificazione IK 10 - protezione contro l’energia d’urto 20J; - certificazione Lm 80 (decadimento del flusso luminoso nel tempo); - rischio fotobiologico esente; - luce monocromatica Remsa 240 IP67; - temperatura colore bianco caldo 2.600 K; - flusso luminoso luce monocromatica 1.600 lm/m; - potenza 28,8 W/m. Al termine dei lavori si è provveduto a verificare l’effettivo efficientamento dell’impianto, mediante misurazioni effettuate a pieno regime. Ciò ha permesso di constatare l’enorme miglioramento dei consumi energetici. Le misure fatte sull’impianto durante il normale orario di apertura e con l’attuale dimmerazione (70% circa della potenza totale) si attestano su circa 5A per fase, che corrispondono a circa 3,3 kW/ora di consumo. Comprendono lo sviluppo di 266,20 m interni delle luci incassate a pavimento più le luci del controsoffitto, delle passerelle e l’impianto di illuminazione esterna. Il consumo totale alla massima dimmerazione corrisponde a circa 8 kW/ora. I corpi illuminanti a pavimento dismessi erano costituiti, come detto precedentemente, da lampade a incandescenza e il loro consumo energetico totale si aggirava intorno ai 53 kW/ora. Se si confrontano i nuovi dati con quelli dell’impianto precedente risulta subito evidente il raggiungimento dello scopo prefissato di riduzione dei consumi energetici. La tabella 1, fornita dall’Ufficio gestione servizi, utenze, tributi e condomini dell’Assessorato finanze, attività produttive e artigianato, evidenzia molto bene il drastico calo dei consumi energetici e della relativa spesa viva a partire da agosto 2018, mese in cui è stato messo in funzione il nuovo impianto. Prendendo a riferimento il periodo giugno 2016 - luglio 2018 la media mensile di spesa per la fornitura di energia elettrica era di 2.105 €, mentre la media mensile derivante dai consumi tra agosto e novembre 2018 crolla a 363 €. L’Amministrazione regionale ha quindi speso tra agosto 2018 e gennaio 2019 circa 2.170 € anziché 12.630 €, risparmiando circa 10.460 € in soli 6 mesi. Ciò si traduce ovviamente anche in un grande vantaggio per l’ambiente. Questo grande sgravio dei consumi non solo ha prodotto nell’immediato un rilevante risparmio per l’ente pubblico, nonché una forte riduzione dell’impatto ambientale, ma renderà anche ammortizzabile in un periodo relativamente breve, circa 5 anni, la spesa di investimento iniziale. Inoltre, vista la produzione italiana delle nuove lampade, sarà anche apprezzabile in futuro una riduzione dei costi e degli interventi di manutenzione e sostituzione delle apparecchiature illuminanti, e sarà anche più semplice il reperimento sul mercato dei ricambi e dei corpi illuminanti stessi. Alla luce di queste considerazioni si ritiene di poter affermare che la Soprintendenza regionale ha compiuto un importante passo nella direzione del risparmio energetico e della conseguente tutela dell’ambiente, nonché nell’impegno per l’ottimizzazione della spesa pubblica, pur mantenendo un livello molto elevato dell’offerta di fruizione culturale e turistica e garantendo al tempo stesso la tutela di uno dei più belli e importanti monumenti della romanità in Valle d’Aosta. 4. Schema con profilo in alluminio dell’incasso lineare per la lampada Flatlight 240 PG 27 K. (FibreTec S.r.l.)
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