li, la 10 in 3- :i . 1e 1e i1a 131é e. ra :li o )- n i eele :e le :li 3la vedevo la invitavo a salire da me a bere il caffè. Lei parlava so lo il patois, quindi per di scorrere con essa mi dovevo arrang iare. Imparai così anch 'i o un po' di dialetto, cosa che mi riuscì abbastanza bene, anche se non era perfetto . Durante le mie peregrinazi oni g iornali ere da Epinel a Cogne, ogni tanto avevo la compagnia del Maresci all o e di un carabiniere ch' erano venut i al paese per qua lche perquisizione; altre vo lte quell a di Ottolengh i, una guard ia fo resta le del Parco Naziona le del Gran Paradiso. Facendo la st rada in compagn ia e ch iacch ierando il cammino sembrava più breve, benché io non mi anno iass i anche se ero sola. Avevo così tante bel le cose da vede re ! Tutti quei boschi d i conifere che in aut unno erano d i tutte le g radazi oni dal g ial lo ch iaro al g iall o scuro, al marrone, al bronzeo, incominciando dal basso vic ino al torrente (la Grand Eyvia, che scorre da Va lnontey sino ad Aosta) e su su f ino alle cime del Pousset, de lla Grivola, del Gran Paradiso, ecc.; erano una delizia a vedersi. D'inverno invece erano bianche, ricoperte completamente di neve. All ora ne veniva molta e d'inverno era tutto completamente bianco. In primavera nuovo spettacolo: i prati si riempivano di fiori e le piante avevano tutte le gradazioni del verde (dal verdino tenero al verde scuro). In autunno poi nei prati c'erano le mucche a pascolare e anche loro mi facevano compagnia. Una cosa per me nuova e spettacolare era in primavera veder cadere le slavine . Si sentiva dapprima un gran boato e poi si vedeva scendere quell'enorme massa di neve: era uno spettacolo meraviglioso e terrifica nte ass ieme . Per fortuna mai sono cadute su case o paesi . Però mi raccontava la Signora Perrod che a Epinel tanti anni prima ne era scesa una in mezzo al paese, senza però toccare le case, e che per recarsi alla scuola avevano dovuto coi picconi tracciarsi una quarantina di gradini. Quasi tutte le valanghe hanno un nome; la più grossa è la Alex (non so però se si scrive proprio così). Durante il secondo anno che ero là, cadde e a Cogne ci trovammo isolati per qualche giorno. Ri co rdo che durante l'intervallo del mezzogiorno andai co i bamI El
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