Cogne

ieri non lo è più ora o viceversa. L'unica cosa che contin ua ad essere per molti un punto di coali,zione è che questo co ll egamento porterebbe gi ovamento all'economia del paese. Ciò nonostante vi sono dei "distinguo" e dei "ma se" nell e pieghe d i chi con interesse e spirito critico segue l'evolversi de lla situazione. Di seguito vorrei riportare alcuni punti d i una pacata e cordiale discussione che ho intrattenuto co n un amico scett ico . Non è facile decidere e non è fa cil e co nvincersi che l' idea de l collegamento con Pila sia la vi a maestra da seguire anche se lo studio Janin (che sono andato a ri spo lvera re dopo la d iscussione) la indica come possibile e con buone prospettive d i r isultat i posit ivi. Ritengo sia doveroso e g iust o ce rcare d i sfrutta re tutte le attrattive che naturalment e offre la nostra splend ida valle, in parte già valorizzate (sci no rd ico), in part e ancora da co lt ivare (natu ra, trekking, percorsi nell a neve). Peccato che l'esperi enza de l fondo, costosa in term ini d i ri sorse f inanziarie non abb ia ottenuto l'es ito ricercato. Peccato che del le altre poss ibilità molt i ne parlino e ne esaltino le caratter istiche senza andare oltre, vedi ad esempio la segnalazione dei sentier i in montagna. Po i, perché Cogne dovrebbe diventare una J stazione invernale in balia dei "Tour Operator " se il collegamento con Pi la dovesse offrire ~ L una "cha~ce" appetibile nel ::....._.-...... _ settore dello sci alpino? Sono i Cogneins che lo -----~~ devono decidere e credo che non ne abbiano nessuna convenienza, a meno che lo stai- ........... -..~ .. lo nello sviluppo turistico a cui stiamo assistendo a Cogne si mantenga tale sino al punto di collasso . Allora non sarebbe più una scelta, bensì una necessità nel migliore dei casi (sopravvivenza ad oltranza), un obbligo in quello

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