21 Le Flambeau - 06
voir charg~ feurs caissons, en bas, à fohd de train sur ia i:outè, à ià garde de Dieu; avec une telle vitesse parfois, qu'on ne savait pas bien si c'étaient les traineaux qui emportaient_les hommes, ou ceux-ci qui les menaient. A ce propos, je laisse la parole à :-:l'illustre écrivain Joseph Gia– cosa, qui, par circonstance à Cogne, voulut se p~yer l~ curiosité de taire pareiUe descente avec quelques ·amis. On aura ainsi occasion d'apprécier son talent d'alerte narrateur, et de savourer sa belle prose. « L'opera più grave e veramente terribile è "quella di calare il minerale fino al basso della vàUe. Ne colmano certi cassoni quadrati che posano sulle sbarre di una slitta. ma la strada si avvalle così sco– scesa che a mettere la slitta al sommo del pendio, la gola aperta ne farebbe una boccata. Perciò altro non occorre che guidarla perchè non piombi e disperda il carico. La strada non è che un gran solco lungo la costa. Seguendo il principio che la via retta è la più breve che possa còrrere fra due punti essa sdegna di addolcimenti dei rigi– ri e si avverta a valle diritta come una frecciata. Se non che di quan– do in quando la costa rompe in precipizi smisurati e allora la strada che piombò a perpendicolo sul margine dell'abisso fa una svoltata ad angolo retto, orta il sommo del dirtipo e risvolta verso appena trova- una pendenza che basti a star ritto un uomo avvezzo alla mon– tagna. Io credo non si possa immaginare, non dico un lavoro, che la pa– rola è troppo mite ed onesta, ma_un supplizio di quello che soppor– tano quei disgraziati. I grossi pesi macfuarono il suolo sassoso, cosic– chè si affonda fino al ginocchio in una polvere nera, finissima, che soffoca, accieca e morde la pelle. I portatori s'attaccano alla slitta appoggiano la schiena al casso– ne colmo di minerale, abbrancano solidamente le due sbarre, irrigi– discono le gambe e si slanciano nella voragine. Il loro corpo fa, pre– cipitando una linea quasi orizzontale, quasi parallela al terreno, tan-' to che la -palma del piede non tocca_mai la terra, vi affondano invece il calcagno, e menano le gambe rigide come stantufi. A mano, a ma– no che scendono, la corsa invelocisce : il peso gravissimo che al pia– no non smuoverebbero in quattro, li schiaccia e li travolge, l'abisso - -54-
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