Archeologia in Valle d'Aosta dal Neolitico alla caduta dell'Impero romano 3500 A.C. - V sec. d. C

Breve profilo paleomorfologico della conca di Aosta Da quasi tre anni si sta portando avanti una serie di ricerche sedimentologiche miranti ad una prima individuazione delle caratteristiche più salienti concernenti la morfologia e gli aspetti sedimentari sepolti dei substrati deiet­ tivo-alluvionali costituenti l'imbasamento della città di Aosta (1). Il lavoro si è estrinsecato in rilevamenti geo­ morfologici di superficie, in descrizioni e cam­ pionature di sezioni profonde e in successivi studi sedimentologici e morfoscopici dei tratti di sequenze più rappresentative. Parallelamen­ te si è cercato di associare a questi studi una se­ rie di inquadramenti cronologici relativi dei de­ positi individuati, sulla base dei materiali ar­ cheologici in essi contenuti o per correlazione stratigrafica con depositi analoghi archeologi­ camente od assolutamente datati. Uno dei risultati più interessanti e basilari emersi nel corso di queste indagini geognosti­ che è coinciso con il recupero, a grandi linee, della morfologia e costituzione del substrato profondo della città e della sua immediata peri­ feria - a sviluppo prevalentemente occidentale, date le caratteristiche di parziale inabitabilità offerte dal suo settore più orientale, a valle del­ la confluenza del torrente Buthier nella Dora Baltea . Questo substrato si è rivelato costituito da una potente sequenza di coltri deiettive pre­ valentemente ciottoloso-ghiaioso grossolane, a direttrici di espansione i,:>revalentemente radiali rispetto all'apice sepolto del conoide del Bu­ thier, che appare a sua volta modellato in una sorta di ventaglio eccentrico, il cui lato orienta­ le, a cadente molto prossima alla massima pen­ denza, corrisponde all'incisione netta dell'at­ tuale torrente omonimo, mentre quello occi­ dentale, più frastagliato e a superficie varia­ mente ondulata, va gradualmente ad interdigi­ tarsi con le vicine espansioni del conoide 1 di Pont d'Avisod . Ne è risultata una morfologia sepolta determinata da un'interrotta presenza di depositi grossolani, a superfici topografiche continue e dislocate concentricamente a quote via via inferiori (secondo un asse orientato NNE/SSW) a partire dal vertice NE della città, e conservata su tutto il perimetro urbano . Inve­ ce, con inizio nelle immediate vicinanze del Quartiere Cogne, si è notata l'improvvisa com­ parsa di ampie depressioni ad andamento sub­ meridiano coincidenti con i solchi relitti di anti­ chi rami divagatori del torrente alimentatore. In corrispondenza di alcune di queste paleo­ morfologie (in special modo la sezione profon­ da messa in luce nell'area cinteriale dell'ex al­ bergo Mont Blanc}�o state individuate se- 11

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