Archeologia in Valle d'Aosta dal Neolitico alla caduta dell'Impero romano 3500 A.C. - V sec. d. C
Fig. 20 - Cantiere Sud. Tomba VI (a cista individuale) (Fase Illb). babile però che sia anch 'essa riferibile a quest' arco di tempo tra il 2400 ed il 2200 circa. Al gusto decorativo essenzialmente preciso e geometrizzante che distingue i vasi campanifor mi sembra peraltro collegabile lo stile minuzio so che rappresenta i personaggi riccamente ab bigliati ed ornati del tipo della seconda stesura della stele 30 (fig. 25) . Esiste quindi una nuova serie di stele antropomorfe, contraddistinte da questo tipo assai curato di rappresentazione, che deve essere ascrivibile alla stessa epoca. Ad esse deve essersi accompagnata anche l'erezione del gruppo più recente di pali, stando alle datazioni al radiocarbonio . La fase IV appare stratigraficamente sopra stante la III b, poichè si ha una sovrapposizione diretta delle strutture della Tomba I I I sull 'an golo SW della piattaforma triangolare della Tomba I l . Questa fase IV, nella quale appare ormai evidente l 'abbandono dell ' uso di costrui re le grandi tombe su piattaforma nonchè di quello di erigere stele antropomorfe, deve quin di seguire senza soluzioni di' continuità la con clusione della fase precedente, ed essere databi le att orno al 2200-2 100 . Nella Tomba I, violata in antico e del tutto sconvolta (fig . 22) si sono 38 raccolti elementi utili per una datazione archeo logica: un grande frammento di boccaletto sfe roidale con ansa a gomito di tipo particolare ed arcaico sull'orlo (fig . 24) ; un altro frammento di boccaletto a base piana e profilo ad S, con ansa a nastro; un elemento geometrico in selce (trapezio) ed uno sferoide in pietra. Anche at torno alla Tomba I I I si sono raccolti elementi simili, provenienti dalla violazione della stessa: frammenti di boccaletti e profilo sinuoso ed an sa a nastro sull ' orlo, elementi geometrici in sel ce (semilune) e frammenti di campaniforme a cordicella. Questi potrebbero provenire però anche dalla adiacente Tomba I l . Come si è già accennato, lo straterello bruno 2a, entro il quale si svolge in pratica quasi tutto l 'arco di vita dell 'area megalitica, è risultato sterile in buona parte dei due cantieri Nord e Sud. Solo nel lievissimo pendio a Sud delle Tombe I l , I I I si sono cominciati a raccogliere frammenti , talora un pò frusti di vasi campani formi di vario tipo, insieme a vari frammenti di altre ceramiche e a strumenti microlitici in sel ce, in quarzo cristallino ed amorfo . Tra i cam paniformi prevale di gran lunga il tipo a cordi cella (AOC) con base piana (fig. 24); vengono quindi il tipo Marittimo a fasce impresse a pet tine (fig. 24) e con le varietà Cord-Zoned (di un tipo particolare) e Lined . Ad essi sono associati tipi a decorazione più complessa, probabilmen te più evolut i . Tra le ceramiche di altro tipo si rilevano rari frammenti di probabile boccaletto impresso a cerchielli (a cannuccia) ed altri d'im pasto e superficie nerastra, decorati a fasce pa rallele d' impressioni lineari anch 'esse parallele, che ricordano molto la decorazione delle tipi che patere di Laterza in Puglia. Questi materia li sono presenti in tutto lo spessore dello strate rello, che in fase di scavo è stato suddiviso in ulteriori tagli di due-tre centimetri . È probabile che questo esiguo orizzonte abbia subito rivol gimenti all'epoca in cui era all 'aperto , dovuti
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