Archeologia in Valle d'Aosta dal Neolitico alla caduta dell'Impero romano 3500 A.C. - V sec. d. C
Fig. 21 - Cantiere Nord. Tomba I. Grande cista con stele di reimpiego. La stele di copertura con numerose coppelle (Fase IV). sia al calpestio dei frequentatori che a fenomeni del gelo invernale, come proverebbero le nume rose scagliette rocciose raddrizzate verticalmen te che in esso si trovano . Ricordando peraltro che la base dello strato 2a coincide con l' aratu ra, e che questa ha implicato, necessariamente, il rivoltamento del piano preesistente sul quale è stata condotta nonchè dello spessore sotto stante (2a- 1 , corrispondente all 'altezza dei sol chi) , appare chiaro che nella parte basale dello strato 2a dovrebbero essere contenuti anche i resti eventualmente giacenti sul piano prima che si svolgesse l'aratura (cioè quelli della fase I). I reperti ceramici ora elencati , e l'industria litica, sono pertanto i più antichi a tutt'oggi ri trovati nell' area megalitica di Aosta. 39
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