Archeologia in Valle d'Aosta dal Neolitico alla caduta dell'Impero romano 3500 A.C. - V sec. d. C

ramente, come del resto sembra dimostrino an­ che quelli topografici , che esiste una fonda­ mentale indipendenza tra stele antropomorfe e tombe . Il fatto che una stele antropomorfa sia stata reimpiegata nel lato Sud nella piattaforma triangolare della Tomba I I mostra chiaramente come almeno questa stele sia più antica della Tomba I I , la quale è senza dubbio la prima ad essere stata costruita nel cantiere Nord, parte orientale . Essa non ha del resto a tutt'oggi alcuna asso­ ciazione o collegamento plausibile con stele an­ tropomorfe circostanti . È stata infatti formula­ ta l 'ipotesi che un certo gruppo di stele potesse rappresentare i simulacri dei personaggi succes­ sivamente sepolti in una sola grande tomba col­ lettiva adiacente. In questo caso tutte le stele. antropomorfe del cantiere Nord finora messe in luce , con la loro stravagante disposizione, dovrebbero riferirsi in effetti ad individui se­ polti nella Tomba I I . L' ipotesi più aderente alla realtà dei fatti finora riscontrati ad Aosta appa­ re pertanto quella opposta: cioè che le tombe venissero erette in aree già interessate in prece­ denza dalla erezione di stele più o meno nume­ rose. In tal caso , trovando una tomba ed una stele topograficamente associabili, sarebbe da ritenere quindi che la tomba sia stata edificata presso la stele già esistente, e non viceversa. Un rapporto tra stele e tomba può comunque esi­ stente in teoria anche in tal caso . La serie di stele nn. 4- 1 8 in realtà non era in origine assolutamente associata a tombe, ma isolata . La Tomba I , cronologicamente attri­ buita alla fase IV, è infatti costituita da stele antropomorfe , molto verosimilmente reimpie­ gate nel luogo stesso dove prima erano drizzate (fig. 14) . Sembra d i poter escludere che l e stele circo­ stanti possano essere state erette dopo di essa. Appurato pertanto che le stele antropomorfe venivano erette indipendentemente dàlle tom- 44 Fig. 26 - Stele antropomorfa n. 6. La parte inferiore in situ. be, e non avevano perciò alcuna relazione con i riti funebri, come assai spesso finora si è ritenu­ to , rimane da stabilire il loro effettivo significa­ to . Le due ipotesi principali e più immediate so­ no le seguenti : o sono rappresentazioni di per­ sonaggi viventi , di capi come sembrerebbero in­ dicare l 'abbigliamento e le armi, oppure raffi­ gurano eroi, entità mitiche o ancora divinità già «cristallizzate» in un ben definito pantheon, come certe identità di rappresentazioni tra Ao­ sta e Sion potrebbero far pensare (stele con pendaglio a doppia spirale ad esempio) (fig. 29) . Di grande interess e, oltre che per l'intrinse­ co aspetto stilistico ed evolutivo, sono al ri­ guardo le stele con fasi sovrapposte di rappre­ sentazioni, nelle quali si dovrà cercare di com­ prendere il movente del rifacimento , forse lega­ to al ricorrere di un certo evento . A rendere an­ cor meno agevole l' interpretazione culturale di questi ritrovamenti si aggiunge la curiosa usan­ za, ormai più volte riscontrata, dell' abbatti-

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=