Archeologia in Valle d'Aosta dal Neolitico alla caduta dell'Impero romano 3500 A.C. - V sec. d. C

Augusta Praetoria ed il suo territorio L' urbanizzazione della Valle d 'Aosta, intesa come forma di passaggio da una fase preurba­ na o megliu protourbana di tipo protostorico, come mostrano le ricerche in corso , ad una fase urbana organizzata con una individuazione ter­ ritoriale definita, viene a coincidere con il 25 a. e. , anno in cui avviene la deduzione della co­ lonia augustea ( 1 ) . La fondazione della città appare pertanto co­ me la conseguenza di un atto di conquista e non il ris ultato graduale di una acquisizione pacifi­ ca di modelli desunti da una civiltà di grado su­ periore . I Romani dopo aver superato definiti­ vamente , dopo lunghe ed alterne contese le dif­ ficoltà militari opposte dalla resistenza della popolazione indigena (Salassi), vengono a con­ tatto con un territorio la cui ristrutturazione avviene secondo una programmazione ormai sperimentata: il tracciamento della rete viaria, l 'impianto della città e l'organizzazione fondia­ ria del territorio . La conca di Aosta risulta stabilmente abitata a partire dal l ' inizio del I I I millennio, come te­ stimoniano i rinvenimenti di St-Martin-de­ eorléans (2). A tutt ' oggi non si è ancora potuto · accertare la presenza dell ' «oppidum» dei Salas­ si. L' ipotesi più logica, suffragata dagli scarsi indizi sinora emersi è quella che esso si esten­ desse nella parte settentrionale del piano di Ao- sta, od in collina, mentre l'ipotesi più affasci­ nante , che potrebbe dimostrarsi valida in futu­ ro, è quella di una continuità di insediamento . A questo riguardo si de v e segnalare che i ritro­ vamenti sporadici di tombe e resti di costruzio­ ni del II e I secol b a.e . , con presenza di mate­ riale indigeno (fig . l) e romano di età repubbli­ cana (fig .2) (facies preaugustea) messi in luce a Nord-Est della ci t tà, all'apice della conoide del Buthier, a circa 400 metri da una villa romana di età tardo-repubblicana, confermano l ' esi­ stenza di stanziamenti stabili in epoca anteriore alla fondazione della colonia. Gli scavi sinora condotti sono ancora troppo marginali rispetto al nucleo centrale della città (area del Foro) per poter escludere a priori l ' esi­ stenza di un precedente aggregato semiurbano o del «eastrum stativum», come sostengono al­ cuni studiosi (3), e al quale fanno peraltro rife­ rimento le fonti storiche . Le caratteristiche morfologiche del terreno , quali la presenza di due fiumi confluenti e di una zona aperta e pianeggiante, naturalmente favorita, sono gli elementi che determinano la scelta dello spazio per l 'edificazione della città in un punto di particolare int eresse strategico. Quivi infatti si diramavano le anticlie vie per i valichi dell 'Alpis Graia e Poenina, già stabilite almeno dalla tarda preistoria. 63

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