Atti sinodali Aosta Atti sinodali Colliard sec - M R Colliard
fntroduzione 11 feddi laici e la pratica cristiana); le strutture materiali (chiese cittadinc, chicsc p arroc c h i a l i c lo r o arredi, enti di assisteuza); la l i m r g i a , con par t i c o l a r e attenzione a qu e l l a sacramentale. Ne em e rs e uno spaccato d e l l a Chiesa valdostana che non si f e r m a v a ai dari esrerni ed istituzionali, presentati dalla rradizionale storiografia ecclesiascica, ma chc provava a penetrarc ne! mondo delle credenze, d e ll e p r at ich e , delle abitudini reli giose, s e p p ur analizzate da wia pa rt i col a re a n g o l a t u r a, ossia quella di c h i , nella Chiesa locale, d et e n ev a l'autorità e anche l'appannaggio della s crit tu r a . La rnia ce s i ottenne, in s e d e di discussione di laurea, m o l t i e l o g i e la cosiddetta "di gnità di stampa''. E, benché sollecitata alla p u bb li c az i o n e , a p iù riprese, sia a livello accademico sia da nu me ro s i ricercatori e st udi os i che, di volta in v o l ta , per le loro ri ccrche d'archivio, si servivano di questo lavoro di trascrizione, m a i in tutti questi anni ho preso s e r i am e nt e in considerazione l 'i pot e s i di dare alle stampe una ricerca c he ho s e mpr e r ep utat o a c cr ba e incompleta o, se mi si consente il t e rmin e, "giovanile", nell'accezione negativa che questo a gg e t tiv o puo anche comportare. Fin da sub i t o , infatti, mi ero resa canto che i contcnuti del mio lavoro, per quanta accurari e documencati, per la l o r o stessa am p i e z z a presencavano dei li m i t i e v i d e n ti : d a l l a s t or i a r el i g ios a a quella sociale e d economica, dal d i r i tt o ecclesiastico alla teolo gi a e alla storia dell'arte, nelle mie pagine confluivano tanti e tali spunti, da richiedere ulreriori e sp e c ifi ci app rofo n d i m e n t i , tanto più necessari quanta più progredivano gli �mdi storici in ambito locale. Si t eng a presente infarci che I' a vv i o dei cantieri di sche darura e riordino d e i pri n c i pa l i archivi ecclesiastici della diocesi (l'archivio scorico del Seminario, il F o n ds Gal-Duc, l'archivio storico vescovile, qu el l o del C a p i t o l o della Carredrale, l ' ar c h i vi o della Collegiata di Sant'Orso) ha a pe r t o una serie p r es so c h é infinita di p r osp et ti v e e di percorsi nuovi d i ri c e rca . A distanza di vent'anni dalla discussione della mia tesi di laurea, incoraggiata da tanti :unici e, s opra t t u t t o , avendo fr a pp o s t o un opponuno distacco temporale, ho fi n al mente trovato il t e m p o e la m o ti v az ion e p e r r i p r e n d e r e in rnano il mio lavoro di tanti anni fa; non sotto il p r o fil o dell'analisi dei contenuti di questi documenti (lavoro a cui alcri metteranno m an o ), ma in v ist a della p u bbl i caz i o ne delle trascrizioni, premes sa i n e li m i nab i l e per ogni seria ricerca. Nei mesi scorsi ho dunque proceduto a d una revisione sistematica dei testi dei decreti sino d a l i e d e i verbali delle visite pastorali, r i pr e n d e n d o in m a n o i registri della Curia vcscovile e ricontrollando, p a rol a per p a rol a , quel latino irregolare - naturalmente cos! lontano da l l ' i m p iant o ciceroniano - che cosrimisce il veicolo l i nguis t i c o dei do cum e nt i ecclesiastici del basso medioevo. l :ho fatto con un e n t u sia sm o molto minore r is p e tt o al passato, ma con maggior pru de n z a . E sicuramente, a n c he , co n u na m a g gi o r consapevolezza: quella che mi de riva, ora, d a ll ' e sp e ri c n z a maturata nelle c o l l a b or a z . i o ni che ho avuto corne archivi st a e pa le o g r a fa , a vario titolo, per l u n g h i anni con l'Archivio storico r e gion a l e , e ch e
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