Atti sinodali Aosta Atti sinodali Colliard sec - M R Colliard
232 Arn S!NODALI E VISITE PASTOR."LI N�:LU\ CITTÀ 01 AOSTA NEL XV SECOLO DocuMENTO I 1 434 (?) Oisposizioni sullo svolgimento del sinodo diocesano, sulla œnuta delle chicse parro<.:chiali e dei loro am:di, sugli obblighi del clero e dei fcdeli, sul calendario liturgico, sulla pastorale sacramenra l c. Questo fungo,fondamentale e ricchissimo testosfugge adunaprecisa contestualizzazione. il manoscritto, che consta di sedicifogli (295 mm x 200 mm) in buono stato di comer vazione, non porta afcun titolo se non l'annotazione, ne/ margine in alto, "1434'; di mano di mons. Duc, accanto ad tito/,opiù antico, "Synodales". L'indicazionedell'anno, in realtà, non emerge in nessunpunto del testo;per ben cinque volte, invece, compare il nome di Giorgiodi Saluzzo, vescovo di Aosta tra il 1433 e il 1440. Nef registra che fo contiene, intitolato Actes synodaux 1276-1657, ilfascico/,o è rilegato dopo quello relativo al sinodo del 1438; esso è contraddistinto da una sua indicazione deifogii (non dellepagine), novecentesca, annotata con inchiostro dipenna biro in alto a destra, con numerazioneprogressiva da 1 a 16. Nellapresente trascrizione,perà, corne si è precisato nell'introduzione, si continua afore riferimento alla convenzionale numerazio ne deiJogli a partireda!primo, in ordine di rilegatura del volume. Nonostante l'incertezui in cuipermane quanta alla sua datazione, è indubbio che questo testa rivesta una importan:ztl notevoleper l'estrema ricchezza del suo contenuto; dopa un incipit chefornisce informazioni di baseper la conoscenza dello svolgimento del sinodo diocesano, ogni aspetto della vita parrocchiale è preso in considerazione: la tenu.ta delle chiese edei loro arredi, gli obblighi del clero e lapartecipazionedeifedeli laici allagestione dei beni ecclesiastici e alla vita della Chiesa, lefestività del calendario fiturgico e lapratica sacramentale. Sotto ilprofilo/ormaie, il testopresenza caratteristiche eminentemente giuridiche. L'im pressione è che si tratti di un testo di portata universale, calato ed interpretato alla Luce delle esigenze locali, forse proprio in occasione dei/a celebrazione di un sinodo diocesano. Ai congiuntivi esortativi e ai riferimenti aile "chiese" (cattedrali, co!legiate, parrocchiali) si alterna infatti, qwi e là, un continuo richiamo alla diocesi aostana e al suopastore. Tra l'altro, si segnala che tutte lepaginedelfascicofo sono corredatedi brevi annotazioni a margine, di manopiù tarda, che non sono stateprese in considerazione ne/la trascrizione, ma che evidenziano una significativa consultazione del testo in tempi successivi alla sua redazione. [Fol. 13'} Aut spiritualitatis vd temporalitatis spiritualis quomodoliber habentes er tenentcs in nostra civitate et diocesi Augustensi, veniant et congregentur in dicta nostra carhedrali ecclesia, h ora prime, in qua ipsa die, finira maiorc missa ordinaria
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