Atti sinodali Aosta Atti sinodali Colliard sec - M R Colliard

Sinodi e visite pastorali.· due aspetti complementari della pastorale diocesana 25 vescovo riunisce in Cattedrale il clero valligiano, per informare ogni sacerdote delle c o rn pless e questioni spirituali e pascoraü connesse con l'amminisrrazione della dioce­ si c cnmunicare a tutti le decisioni prese. Come si è detto, le assemblee di quesco periodo si configurano con caram:ristiche erninenrcmenœ giuridiche: esse hanno corne finalirà quella di stabilire e divulgare norme valide per tutti; i partecipanri assistono alla solenne l iturgia, ascoltano la let­ rura dei canoni preparati in precedenza, danno il loro assenso alle d e ci s io n i collettive. Qucste ultime costituiscono degli statuta o constitutiones, ossia dei <lecreri approvati c ufli.cialmenre promulgati dall'Ordinario diocesano, di contenuto prevalentemente disciplinare e liturgico-sacramentale21. Le costituzioni sino<lali, inoltre, in mancanza di una formazione specifica corne quella che si realizza nell'ambiro del Seminario, suppliscono per i chierici all'esigenza dell'insegnamento orale, comribuendo alla dif­ fosione delle conoscenze di diritco canonico; esse costituiscono infine, per il c l e ro , un sicuro testo di rifcrimento, per quanto riguarda la condotta di vira personale e il loro ministero sacerdotale. Di qui discende l'obbligo, per tutti i ministri del ctùto, di conoscere gli statuti sinoda­ li e di possederne un esemplare personale; cosl già si esprimono, al riguardo, gli sraruti del vescovo Simon de Duin nel 1 280: «Item scatuimus quod omnes curati ecclesiarum parochialium infra festum Sancci Michadis ornnia statuta synodalia penes se habeam et secum deferant ad synodum subsequentem. Quod si non fccerint eos pena XX solidorum sine misericordia condempna.inus»22. Di qui deriva anche l'urgenza di rendere noto all'interno delle comunità parrocchiali il loro contenuto, entro una data srabilita, in occasione della prcdicazione domenicale. La voloncà di rendere annuale la celebrazione del sinodo è espressa dal vcscovo Pierre de Sonnaz nel 1 407: «Item statuimus, ordinamus er volumus tenere singulis annis nostram gene­ ralem synodum in nostra ecclesia cathedrali Augustensi semper die martis pose octabas Pasche, mandantes et precipientes omnibus et sing u li s i nceres­ se debentibus quod ipsa die personaliter intersint et honeste conversencur 21 Essi sono cspressi nel larino ecclesiastico con verbi appartenenti all'arca scmantica del comando e della volonrà, del divieto e della proibizione (c o rn e I' endiadi statuimus et ordiruzmus, oppure volumus, monemus, cavemus, ecc.) seguiti da frasi subordinace completive, oppure ancora - mena frequcnca­ mentc - con congiuntivi esorralivi. 22 AMŒT, Les statuts . . . cit., p. 197.

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