Atti sinodali Aosta Atti sinodali Colliard sec - M R Colliard

34 Arn SINODAl.1 E VISITE PASTORALI NF.l.l.A CITTÀ Dl AoSTA NF.!. XV �ECOLO feddi, nonché sui comportamemo e sugli obblighi pastorali del clero, oggetto invece della visitatio hominum o personarum. Per cià che concerne il tipo d i percorso effettuaro i n occasione delle visite canoniche, non sembra possibile regisuare nel corso del Quattrocento nessuno schema fisso o privilegiaco. A parte le ispezioni più frarnmentarie e discontinue, nemmeno quelle più sistematiche preseutano i medesimi icinerari. Nel 1 4 1 3- 1 4 14, nella visita che por­ ta il canonico Pierre de Gilaren, delegato del vescovo Moriset a raggiungere quaran r�cinque parrocch i e e sei ospedali , si p ar te dall'altaValle di Ayas. Nel 1 4 1 6 il medesimo personaggio avvia il suo percorso di visita a quaramadue parrocchie dalla comunirà di Doues. Nel 1420 si inizia da Saint-Germain e dalle limitrofe panocchie della Bassa Valle, ne! 1421 invcce da Gressan. Nel corso delle visite arcidiaconali, pumo di par­ tenza è ora Morgex ( 1 433), ora Étroubles ( 1 436), o r a Villeneuve (1459)39• Anche per cià che riguarda la data di queste visite, non si rilevano pe ri odi privilegiati durante l'anno. Gli sposcamenti avvengono indifferencemente nella buona e nella cattiva stagione: la visita pastorale del 1 4 1 6, quclla del 1 4 1 9 e quclla del 1420, per escmpio, sono effetcuate in estate, rispettivamenrc cra il 17 maggio c il 25 o c t ob r e, nei mesi di luglio e m agg i o , e rra il 29 maggio e 1'8 luglio; anche alcune visite arci­ diaconali si svolgono nei me si in cui il dîma è p i ù mite, corne quella di Pierre de Gilaren del 1 2- 1 3- 1 4 settembre 1435. Ma ci si sposta senza problemi anche ne! cuore dell'inverno, guando il ritmo d e i lavori agricoli è allentato: per esempio, nel p e r i o do compreso fra il mese d i novembre del 1 4 1 3 e il rnesc di febbraio d e l 1 41 4 , per la prima delle visite pascorali; tra il 16 novembre e i l 1 3 dicembre del 1 42 1 per l'ulcima visita di Oger Moriset; tra il mese di dicembre del J 438 c il mese di gennaio del 1 439 per una delle visite arcidiaconali. Quanto all'orario, all'interno della giornata, non vi sono preferenze. Nei giorni festivi, il momento della visita coincide con quello della messa, che viene pertanto celebrata dai visiratori o da! parroco o <lai vicario; è quanco accade per csempio a Saint-Pier­ re, Introd, A r v i c r (14 16), Gr e s so n ey , Saint-Vincent (1420), Aymavilles Saint-Martin ( 1 435). Menzioniamo al riguardo il curioso episodio accaduto a Chesallet ne! 1 4 1 6; un sacerdote prescnte in q ue l l a circostanza (non il parroco) <là inizio alla celebrnione della messa p r i m a dcll'arrivo d ei visitatori, causando il loro disappunto: «[Dominus Jacobus de Gra<lu presbiterl ibi missam celebravit et debebat nos cxpectare sed ince­ pit missam antequam possemus venire, quod gessimus valde molestum»10. 39 Pcr le informazioni sulle visite pascorali ed arcidiaconali aile parrocchic rurali, da questo pumo in poi, si fa riferimenro a M.-R. CoLWARD, Culto e religiosità dipopolo ne/ladiocesi diAostane/laprima metà de/XVm·olo, 2 v o ll . , tesi di laurea, Facoltà di Lertere c Filosofia, Università degli Smdi di To­ rino, a. a. 1 99.)-1994 (rel. Franco Bolgiani). 40 C( ibit.km, vol. 2, p. 237.

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