Atti sinodali Aosta Atti sinodali Colliard sec - M R Colliard
Sinodi e visite pastorali: due aspetti complementari della pastorale diocesana 35 Talvolra l'is p ezi o n e si effetrua ne! pomeriggio, all'ora nona o all'ora d e i v e s p r i : c o s l a Charvcnsod ( 1 4 1 3) e a Derby ( 1 4 1 4), a Ch a lla n d e Pré-Saine-Didier (1416), a Bru sson e Hône ( 1 420); meno frequentemente, la mattina ail' ora di terza o pp u r e a rnea o gi o r no , corne a Donnas e Ayas ( 1420). In questo mo d o , è po s s i b i l e visitare fino a rre o quattro p a.rro c chie nell'a.rco <li u n a stessa g iorn a t a. [Jna v ol t a arrivati alla c h i e s a p a.r ro e c h i a l e , i visitatori vi trovano tutta la comunità ra d llna ra s i per l'occasione («populo presente, convocato et congregato, assistente», nei resti dei verbali). Nelle missive che vengono inviate ai c u r a t i per comunicare l'inizio e il programma della visita, è c o n t e nut a la raccomandaL.ione che il p o p olo s i a pr e senc e , e co m p a i a , qualora gli venga richiesto, per risp on <l er e ad evencuali i n t e r roga t ori 41 . Ecco che c o s a scrive il canonico Jean Comitis, c ommis s ar i o de le g a t o vescovile, ai parroci della Bassa Valle il 25 maggio 1 420: .Nisitabimus vice et nomine prefati domini n o s r ri e p i s co p i A u g u s r e n sis ecclesias vestras, vos et populum vobis commissum, mandantes quod ip sum populum a ssi g ne t i s e is dem <l i e b u s e t h or a c o m p ar i t u r o s p e r s o nal i r e r in i p s a visitacione, in v i rt u t e sancte Dei obediencie et sub excomunicacionis pena»42• Qual o r a all'inrerno della comunità ci siano personalità di spicco, v e r e e proprie auto rirà nel campo civile o culturale d e l paese, la loro p re se n z a è messa in rilievo e valoriz zara; spesso i n fa tt i rivesrono il ruolo di «assisrences» dei visitarorï o c o m pai o n o corne «tesres»: l a presenza di testimoni e il l o r o ascolro se mbra es s e r e p r o c ed ura collaudata nrl corso delle visite quattrocenresche. La natura delle domande verte sostanzialrnen re in due dirczioni: la vira del clero e la vita d e i fedeli, s e n za dimenticare ovviamenre la s i t u az i o n e materiale d e l l a chiesa, della canonica e del beneficio. /\ tito l o di cscmpio, a Bard n c l 1 42 1 vediamo comparire in questa qualità il nobile Antoine de Jordanis e il ea s t ell an o Nicollet H umbe r t c t i ; ad Avise, n e l l a visita arcidia conale del 1436, il no b il e Rol e t , cos i g no r e del feudo omonimo. S e m p r e in quest'oc c a s i on e nclv e r b al e d i l n t ro d a p pare i l nome del nohile Jean Vorbert; a Chevrot, q u el Io d i Pierre de Rivo. A S a in t - V in c ent neJ 1 421 sono conremporaneamenre p re s e n t i il signore di Challant e il c a s r e l la n o cü C h â t i llo n . A Issogne ne! 1420 è un notaio, dunq u e un personaggio di spicco n el panorama locale, non ne c e s s ar i am e nre no b i l e , 41 La stessasollecirudine (tutti i rncmbri <ld Capirolo dovranno essere presenti) si riscontra, il 7 gennaio l 419, nella missiva che Oger Moriset invia ai canonici della Collegiaradi �am' Orso, per annunciare loro la data di una visita di ben maggiore importanza, la prima compiuca personalmente da!vescovo dopa il suo inscdiamento in diocesi. Cf il testo infra, alla p. 162. 42 Cf. M.-R. COLUARD, Culto e religiosità . . . cit., vol. 2, p. 251.
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