Atti sinodali Aosta Atti sinodali Colliard sec - M R Colliard
. 1. · '•epasto rali: due aspetti complementari dellapastorale diocesana Smoal e vm" 37 P ·amo seguire da vicino il visitatore, nei suoi spostamenti dal coro d el la chiesa al oss1 . . ro proseg.uendo neUa lettura del verbale della visita axcidiaconale del 1436, e1m1 ce , he des crive minuziosamence i vari momenci di q u e st a visitatio rerum. D a p p r im a le c cu r e porca nti, soffi.tti c pavimenci, muracure e scaJinate, porte e finestre, tetto, sc r u t P anile e cimitero dovranno attirare la sua attenzione; poi l'altare maggiore e il cam coro ne! suo insieme, gli altari lacerali e i loro arredi; è ncccssario che tutto, dai pa r a - menti ai vasi s ac r i ai t es t i licurgici agli sgabelli per scdersi, si ispiri a principi di ordine e decoro. La maggior parte delle visite ai le chiese valdostane del Q uat t ro c e n t o sembra con formarsi in modo abbastanza p r e c iso a questo programma; dalla lettura emerge niri do il qu a d r o materiale della parrocchia, molto più di quanta non tra.�paiano gl i asp etti m o r ali e spirituali della vita della comunità. Dopo la visita vera e propria, una volta impartiti dai visitatori gli ordini di ristrut rura zione di arredi ev e nt ua l m e n ce danncggiati, si s v o lg o n o alcuni interrogatori su que s tio n i inerenti la siruazione patrimoniale della chicsa, oltre che sulla condotta di vira di clero e laici. Peraltro, solo il verbale della visita p a s t o r a le del l 420 aile parroc chic della B as s a Valle, cra gli altri, ci riporta con una cerca ampiezza le modalirà di svolgimento di quesci colloqui. Al parroco viene chies to conto innanzilutto dell'esistenza o d el l a fondazione di altari o c a ppe ll e , delle rendite ad essi connesse e del servizio prestatovi. Presso di lui, poi, ci si i nfo r m a della salute spirituale dei fedeli che gli sono a ffi da t i. Cos\ ad Arnad nel 1420: �Ttcm interrogavimus curatum de statu suorum p arroc h ia n orum , uuum sint aliqui errantes in fi.de et tenenres opiniones h er e ti c a s et concubinarii publici. Re s p on d i t quod .no.n»45. A C hampo r c her , nel medesimo anno: «Item interrogatus curatus de s t a t u suorum parrochianorum an sint aliqui tenenres aliquas opiniones seu err o re s contra fidem catolicam sieur sunt sor cilegi, prientatores, di v i na tor es , adulteri seu concubinarii publici et cetera. R e s p o n di t quod nescit aliquem, nisi quod est quadam antiqua que utatur arte prientarie, quam nobis ostendit et fuit pcr nos interro g ata et citata per modum concentum i n quodam quaterno ad hoc per nos ordinato»46. Il c ur at o è dunque il prin c ip al e garante della ortodossia e della moralità <lei suoi fede li. li populo, nelle p e r so n e di alcuni suoi rapprcsentanti credibili e autorevoli, viene intcrrogato a sua volta suJla condocta di vira del clero, con una pa rti c ola r e ins ist enz a 45 Cf: ibidem, p. 259. 46 Cf. ibidem, p. 264.
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