Atti sinodali Aosta Atti sinodali Colliard sec - M R Colliard
40 Arn Sil'ODALI E VISITE PASTORA1.1 NF.LI.A CITTÀ ur AosTA NEL XV sEco1.o nell' incipit del docw11ento. P ur t ro p p o, non ci è sempre p o s s i b i l e a m i b ui r e w1 no111e e un c o g n o me a questi p ers ona gg i . La fi gu r a che r i toma con maggior frequenza nei verbali delle visite della prima m e t ii. del Q uat t r o c e nt o pubblicati in questo volume è quel la del notaio Bernard ChivaHerii, le cui sottoscrizioni sono presenti in quasi t u n i g l i atti degli anni 1 4 1 6 e 1419. I <loc.:umenti v e s c o v i l i Io definiscono «notarius publi c us et sc r ib a noster»; possiamo dunque senz'altro r i c ono sc e re in lui, p ers o n a gg i o noto da diverse alue fonti d'archivio, un collaboratore scretro della Curia episcopale in questi anni. Vem'anni d o p o , in o cc asion e delle v i sit e arcidiaconali del 1436, l'incari c at o d ell ' es p l c t am en t o dell'ufficio di segretario è invece W1 chierico, fWlZionario della c an c dl e ri a diocesana: «adsisteme discreto viro r r a nc i s c o de Pesseys clerico, s c ri b a noscro commissarioque iurato curie officialarus ep i s c o p al i s Augusccnsis»48. Perq u an t a riguarda l'arcivescovo Jean de Bertrand, m e t ro po l i ta di lârantasia, in visi ta alla diocesi di Aosta ne! 1427, r i s ult a in quell'occasione ac c o m p ag n a t o da Johannes Festi di Sallanches, della diocesi di Ginevra, defi.nito in uno dei documcmi qui puh blicaci «Scriba et s ec re t a r i u s noster»49. E g l i è forse riconducibile alla famiglia di Nicod Festi, p e r so n a g g i o conosciuto, chc n eg l i anni Dieci del XV secolo svolge le mansioni di scgrecario dell'allora vescovo di Ginevra Jean de Bertrand, oc cu p a ndo s i sia della sua amm i n is c r a z i o n e sia della sua c o r ri sp o n d e n z a privaca sia d el la redazione dei verbali delle visite pastorali condotte r r a il 1 4 1 1 e il 1414, e che più t a r d i sarà annoveraro rra i collaboratori srrecti del duca Amedeo Vlll di Savoias0. Un caso ancora d i v e r s o pare essere quello della visita del 1 433, p e r la quale l'arcidia cono P i e rre de Gilaren, impegnaco al concilio <li Ba s i l ea , Lncarica sei confrarelli di sostiruirlo, pcr l 'i s p e z i o n e a più di quaranra ch iese <leUa d i o ces i aostana, da s v o l ger s i nel mese Ji giugno. Nel corso di cale v i s i r a, infarci, accanto ai nomi di alcuni segre tari che ritornano con p a rtic ol a r e insistenza, riferiti a più parrocchie, e che paiono ri co n du ci b i l i a fi g u r e ecclesiastiche, si rrovano anche i norni di aitre persone - a noi s c ono s c i u te - che sembrano invece intervenire nell'ambito pili limitato di una sola parrocchia, quasi che l 'ad<letto alla scesura dei verbali venga scelco a l l ' i n r e r n o della comunità stessa che è visitata. A prescindere da chi se ne occupa, la redazionc dei verbali co s ti t u i s c e un m om e n r o di c a p i t ale importanza del processo Ji visita: che si u a r t i di un notaio o di un uffic i al e di Curia o di un semplice ecclesiastico incaricato, i l s e g r et a r io rappresenra di farro la p r i n c ip a l e mediazione rra la realtà srorica della visita e le epoche successive: c g li for nisce di per sé, al l ' a t t o stesso della s c e su ra del testo, una ben prccisa interpretazione 48 C:f. infra p. 252. 49 Cf. infra p. 201. 50 Cf. BrKz, Les visites . . . cit., pp.XlX-XX.
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