Histoires d'eau actes de la conférence annuelle sur l'activité scientifique du Centre d'études francoprovençales Saint-Nicolas, 15-16 décembre 2001 Rosito Champrétavy

Histoires d' eau lo sfruttamento del patrimonio termale valdostano. Giova ricordare che l'as­ sestamento della strada tra Ivrea e Aosta e l'apertura della Mongiovetta nella seconda metà del XVIII secolo, furono voluti anche in prospettiva dello sfrut­ tamento termale (come recita la targa datata 1771 posta a ricordo dellà costruzione della Mongiovetta; l'opera venne infatti compiuta anche ad faci­ liorem commerciorum et thermarum usum...) Nel 1750 venne costruito a Pré-Saint-Didier il primo stabilimento termale: un piccolo edificio addossato alla roccia sulla destra del torrente Verney, in una posizione scomoda e battuta dalle corrente fredde della gola. È probabile che non pochl siano stati i frequentatori dello stabilimento che guariti dai loro acciacchi grazie alla calde acque termali abbiano poi contratto raffreddo­ ri o peggio durante il ritorno negli albergh i del paese distante circa 1 chilo­ metro . . . Nel 1834 venne inaugurato un nuovo edificiò termale, ancor oggi esisten­ te e funzionale, con 24 camere e 17 magnifiche vasche in marmo bianco di Carrara, splendide per disegno e, alcune, anche per le dernrazioni esterne. La scoperta nel 177Ò della fonte di Saint-Vincent sviluppò ulteriormente il turismo termale in Valle. A ciò contribuì sicuramente la moda del Gran Tour che vedeva francesi e inglesi impegnati nella scoperta dell'Italia. Tappa quasi obbligata erano le Alpi e le relative esperienze alpinistiche. Accanto ad esse la Valle d'Aosta proponeva un piccolo tour delle acque minerali che compren­ deva una visita alla sorgente Vittoria a Courmayeur, a quella solforosa di La Saxe e a quella arsenico ferruginosa di Pré-Saint-Dìdier. L 'établissement thermal de Pré-St-Didier en 1 960 (Fonds Bérard - Archives BREL) 96 In quegli anni le terme diventano un'i­ stituzione fortemente regolamentata e attorno alla quale incominciano a ruotare notevoli inte­ ressi. Approvati con lettre à cachet del Sovrano, indirizzata al Conseil des Commis il 16 marzo 1792, i Regolamenti per i bagni di Pré-Saint-Didier contengono una serie di disposizioni piuttosto singolari. L'apertura al pubblico era prevista dalle quattro di mattina

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