Histoires d'eau actes de la conférence annuelle sur l'activité scientifique du Centre d'études francoprovençales Saint-Nicolas, 15-16 décembre 2001 Rosito Champrétavy

Histoires d'eau sulla manutenzione della fonte, delle vasche, delle condutture, delle dighe, sulle strade d'accesso sia all'edificio termale che ai canali di captazione delle fonti. Deve accogliere i frequentatori, avendo cura dei loro abiti, rifornendoli di biancheria pulita, visitandoli durante le abluzioni, dirigendo i turni di bagno. Dovrà avvalersi dell'aiuto della moglie per l'assistenza alle bagnanti. Dopo ogni bagno dovrà curare la più assoluta pulizia della va s ca . Interessante è anche il tariffario delle somme dovute a l gardiateur per l'utiliz­ zo dei bagni. A parte le somme dovute per la biancheria e per il fuoco per scaldarsi, sono previste riduzioni in caso di utilizzo delle vasche da parte di due persone contemporaneamente, naturalmente dello stesso sesso. Riduzione del 50% per i frequentatori residenti nel Ducato se inviati da un medico e uso gratuito per gli abitanti del comune. Attorno a questi personaggi e alle vicende della vita termale dell'epoca sarebbe senza dubbio possibile scrivere un libro. Un esempio per tutti. Nel 1754 il parroco di Pré-Saint-Didier, reverendo Cento:z, invia una lettera al Conseil chiedendo il pagamento della nota spese per il lavori effettuati dal gardiateur per la riparazione di una breccia nel muro dell'edìficio termale e la sostituzione di vetri rotti. Egli sostiene che i danni sono imputabili a dei gio­ vani libertini maliziosi e scostumati, che a mezzo di una ll.Ulga scala hanno rag­ giunto le finestre dei bagni femminili per guardare le ragazze al bagno. Il reverendo suggerisce al Conseil, affinché tali disgustosi incidenti non abbiano a ripetersi, di far costruire nel mezzo del ponte che porta alle terme una bella porta di ferro, chiusa e sorvegliata personalmente dal gardiateur. Chissà come sarà andata finire? A Courmayeur, il gardiateur, oltre ai normali compiti, deve inoltre aver cura di imbottigliare le acque termali in vasi di vetro o grès, tappandoli immediatamente dopo il riempimento. Il tappo dovrà essere sigillato e la bottiglia etichettata con un'apposita etichetta "a garanzia di qualità" recante il simbolo del Ducato. Nel corso del XIX secolo casa Savoia contribuì al lancio in grande stile delle stazioni termali valdostane. Nel 1829 il re Carlo Alberto soggiornò con i figli a Courmayeur; nel 1850 Vittorio Emanuele II e la sua famiglia scelsero questa località per le loro vacanze; la regina Margherita venne in Valle d'Aosta dal 1885 al 1888. Pìccole località divennero di moda e gli ' Stabilimenti di Pré-Saint-Didier, Courmayeur, Saint-Vincent aumentarono esponenzial­ mente il numero dei loro utenti che, nel corso della seconda metà del secolo, alloggiarono in nuovi hotel appositamente costruiti per accoglierli. Basti cita­ re l'hotel Universo e Terme a Pré-Saint-Didier. Costruito sulla piazza del paese, era dotato di 70 camere, una grande sala ristorante, una magnifica ter­ razza in stile liberty, sale di lettura, un c affè, sala bigliardo, una veranda, telegrafo e servizio postale.Vi si organizzavano balli e feste, per intrattenere gli illustri ospiti, tra i quali la regina Margherita. 98

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