Histoires d'eau actes de la conférence annuelle sur l'activité scientifique du Centre d'études francoprovençales Saint-Nicolas, 15-16 décembre 2001 Rosito Champrétavy
Histoires d'eau Nei punti in cui le tre voci sono compresenti (per esempio, a Pozzolo Formigaro e a Fabbrica Curone), bjò (o bégu), ligòs e ruza si sono semanticamen te distinte e specializzate a indicare, rispettivamente, il «canale artificiale, per uso industriale, d'acque deviate da un fiume e che poi ritornano nello stesso», il «canale artificiale che utilizza l'acqua di un fiume per l'irrigazione dei campi» (viceversa a Fabbrica) e il «corso d'acqua naturale» («canale artificiale di grandi dimensioni e portata» a Fabbrica); negli altri, invece, i termini bjò (o ligòs) e ruza sono talvolta semplici oscillazioni (equivalenti, quindi), ma per lo più contrad distinguono il canale piccolo (bjò, ligòs) da quello più grande (ruza). Note "' Il presente lavoro riprende, salvo lievi ritocchi e aggiornamenti, il testo appar so a suo tempo in Bollettino dell'Atlante Linguistico Italiano, III Serie, Dispensa n. 5-6 (1981-1982), pp. 5-17. , Du C AN GE : I, 636. Si vèda anche SELLA: 63 (bedale «canale», Curia romana, a. 1318) è 66 (besale «canale»: «besale quo venit aqua», Curia romana, a. 1335). 2 E come betalis (genitivo): Stat. di Alessandria: 255 e di Bènevagienna: 287. Betale compa re inoltre in un documento medievale di Alessandria del 1395 (ASMC: XLV, 46, 16) come toponimo («ad Betale») del territorio di Solero (AL): cfr. VERONESE: 180. 3 E come bealis: Stat. di Torino: 687', di Boves: 63, di Alessandria: 190 e di Cuneo: 256; come bealia: Stat. di Alessandria: 191; come beali, bealium e bea/ibus: Stat. di Cuneo: 250 e, rispettivamente, 257 e 254. Altri esempi di beale, biale «canale», tratti dagli Stat. di Asti e, rispettivamente, dai Cartolarii del Lionese, sono riportati in Du CANGE. 4 La forma., con epentesi di -g- eufonica (frequente nei testi medievali di area piemontese e lombarda, come per esempio in anegonus per aneonus «anatròne»: v. N r G RA 1920: 8-9), è registrata, secondo lo stesso Nigra, ·in Rossr. ed è riportata anche in DTP: 86. 5 E come bealeriae (genitivo): Stat. di Mondovì: 258; come bealeriam e bealeriae (nominativo plurale}: Stat. di Cuneo: 261, 264, 267 e, rispettivamente, 262; come bealeria (ablativo): Stat. di Cherasco: 134 e di Mondovì: 320 e passim; come bealerias: Stat. di Benevagienna: 289; come bealeriis: Stat. di Bovès: 83 e di Mondovì: 268. • Per esempio, Drnz: 523, s.v. bied; N 1 G RA 1920: 18' e N IG RA 1898: 358; LEVI: 48. 1 V. in proposito: GAMILLSCHEG: 109, s.v; bief; RONCAGLIA: 11; BOLELLI: 151-152 e 204. 8 Oltre a FEw: I, 312a-313a, si vedano: GPSR: II, 387-390; DuRAFI'OUR: 90, n. 1400; CHABRAND-DE ROCHAS: 38 (bear, beai «canal»; beariéro «tanal conduisant l'eau au moulin, à l'usine») . Per il valdese del Wiirttemberg biiirìiirii «canale d'acqua derivata», che RòSIGER: 21 consi derava derivato da *riparia, per metatesi, nel significato di «fiume», cfr. MoRosr: 396 e N IG RA 1898: 358. Per le parlate occitane e francoprovenzali delle valli alpine piemontesi, si possono ora consultare i materiali, in fase di raccolta, dell' Atlante linguistico ed etnografico del Piemonte occidentale (ALEPO). 9 V. inproposito RONCAGLIA: 11. 122
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