Histoires d'eau actes de la conférence annuelle sur l'activité scientifique du Centre d'études francoprovençales Saint-Nicolas, 15-16 décembre 2001 Rosito Champrétavy
Histoires d'eau to di «canale artificiale» conserva oggi solo la forma suffissata bial. Nella zona del Piemonte sud-orientale, segnalo inoltre Betta/e, località di Spinetta Marengo verso Litta Parodi, e Via Bedale, che porta da Basaluzzo a Francavilla Bisio. Infine, l'attuale via Faà di Bruno di Alessandria, dall'andamento irregolare, era prima ricordata come la Via del Betale, in quanto vi scorreva fino al 1800, quandp fu coperto, un 'bedale' (riportato peral tro da alcune carte del 1600). 27 Si vedano gli esempi in FERRO: 113 per Beo Bastia (Montegrosso - IM, 91 II SO), i Bei (Pieve di Teco - IM, 91 I l SE) e Nibei (Santo Stefano d' Aveto - GE, 84 IV SO). 28 V: PASQUALI: 118, n. 298, per il toponimo, assai frequente, abdàl. 2 9 La voce non compare infatti né nell'AIS a Gavi (P. 169) né nell'ALI a Gavi (P. 70), Costa Vescovato (P. 71), Spinetta Marengo (P. 61) e Strevi (P. 69). 30 Sul potenziamento nel '500, a opera dei frati domenicani, dei 'bedali' di Bosco Marengo, ci infor- ma DELLA VALLE: 400 ss. L'escavazione di canali nell'Alessandrino con acqQa dedotta dalla Bormida (a. 1 203) e dall'Orba (a. 1248) favorì nei secc. XIV-XV l'allargamento delle colture alla canq.pa, al lino, al gelso e al guado e allo zafferano (usati a scopo tintorio), alla cui lavorazione pare si dedicassero, a partire da] '300, i frati Umiliati. Agli stessi secoli risale poi l'attuazione di nuove opere idrauliche per facilitare l'irrigazione. 31 Cfr. genovese beu, ligure beju e bedo, francese merid. bezo e sett. bied, biez, bief. 32 Bedus nel senso di «fossa» e «canale» compare, per esempio, nelle forme ablativali bedo e bodis (leggi bedis), in alcuni passi di una carta di Voghera del 1285 (BSSS: XLIX, 170): v. SERRA: 77. 33 BSSS: XLVIII, 36 (a. 1139); come ablativo: XLIX, 117 (a. 1273), 170 (a. 1285) e 192 (a. 1289). 34 BSSS: XLVII, 131 (a. 1181), con la specificazione molendinorum, e 139 (a. 1182); come laquedocii (genitivo): XLIX, 170 (a. 1285). 35 BSSS: XLIX, 170 (a. 1285). 36 BSSS: XLVII, 54 (a. 1149). 37 BSSS: XLVII, 70 (a. 1155) e 120 (a. 1178). 38 BSSS: XLVII, 98 (a. 1173), anche nella forma laguedocii. 39 BSSS: XLIX, 170 (a. 1285). 40 BSSS: XXX, 680 (sec. XIII), 497 (a. 1246) - con la specificazione molendini - e 499 (a. 1247); come laquedotii (genitivo) e laquedotio (ablativo): XXXI, 78 (a. 1197). •1 BSSS: XXXI, 144 (a. 1244); XXX, 552 (a. 1258), 553 (a. 1259), 636 (a. 1289) e 682 (a. 1254); come accusativo: XXX, 356 (a. 1230); come laquedocio (ablativo): XXXI, 144 (a. 1244). 42 BSSS: XXX, 682 (a. 1254). 43 BSSS: XXXI, 376 (a. 1231), all'accusativo. A questa documentazione è da aggiungere quella, riprodotta da NIGRA 1920: 74-75 alla voce laquadotium «acquedotto», che è tratta dagli Statuta civitatis Derthonae, An. 1327-1473 (Milano, 1573). 44 BSSS: XXX, 345 (a. 1299). 45 BSSS: XXVIII, 133 (a. 1003). •• BSSS: XXVIII, 149 (a. 1018). 47 BSSS: XXVIII, 159 (a. 1027). 48 E non solo perché, come sostiene SERRA: 76, i dialetti di Voghera, Tortona e Volpedo non sono compresi nel programma d'inchieste dialettali dell'AIS. A Voghera, per esem pio, Punto d'inchiesta dell'ALI (P. 146), alla domanda n. 5819 «gora del mulino» l'infor- 124
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