Histoires d'eau actes de la conférence annuelle sur l'activité scientifique du Centre d'études francoprovençales Saint-Nicolas, 15-16 décembre 2001 Rosito Champrétavy
Bjò «Bèdale», Ligòs «acquidoccio» e ruza «roggia» matore di Pellis non sa rispondere. Tuttavia, l'AlS (VII, 1426 «canale d'irrigazione») segnala la forma plurale i àkwidòs in Romagna, al P. 490 San Benedetto in Alpe (fraz. di Portico e San Benedetto), in provincia di Forlì; e una forma sinonimica, i àkwarécci, che risale al medievale aquaricium (v. oltre), è fornita sempre dall'AIS per le Marche, al P. 538 Montemarciano, in provincia di Ancona. •9 V. CARELLA: 120 (ligòs «nome della roggia principale che attraversa da sud a nord l'abi tato di Tortona, 'lagozzo' nella cartografia», «canale per l'utilizzo delle acque a scopo irriguo o industriale>> e «gora del mulino») e MARINI: 34 (ligòs «roggia»). 50 Per esempio, località Leigozze, nel comune di Borghetto Barbera, in prossimità di un vecchio mulino (trasformato ora in ristorante). 51 Che il REW: 581 dà come unico riflesso della base latina. 52 V. W O L F (cit. da SERRA: 79). Oltre che in un Catasto di Tortona dell'anno 1713, la forma ligozzo compare anche in un Catasto di Volpedo dell'anno 1744 (f. 29v, nr. 1). 53 V. BSSS: XLVIII, 265 («Ego Jacobus de laegoço de Pontecorono»). 54 Cfr. BSSS: LII, 436 (a. 1231: «aquaricium molendini») e XXX, 610 (a. 1281 «aquaricium quod vadit ad dictam terram Viguzzoli»). 55 BSSS: XXXI, 131 (a. 1233: «aquaritium de ultra Scrivia»). 56 BSSS: XXXI, 88 (a. 1207: «canale ligneum per quem vadat aqua»). 57 BSSS: XXXI, 88 (a. 1207: «aqueductus suburbii»), 92 (a. 1217: «aqueductus de Scripia») e 143 (a. 1245: «aqueductum quod Comune Terdone habet et consuetum est habere in lòco Viguççoli»). 58 V. ancora SERRA: 79. Ciò vale, però, solo per le carte tortonesi e vogheresi. Documenti alessandrini attestano infatti, per esempio, le forme (ricondotte da VERONESE: 140 e 142 appunto alla base latina ARRÙ GIA) rugata Rezole (a. 1427: ASMC: LV, 47, 3), Rezolie (a. 1482: ASMC: XCII, 73, 2; a. 1486: ASMC: CIV, 90, 6) e Rizolie (a. 1482: ASMC: XCII, 72, 3) per una strada, non identificata, del quartiere Rovereto di Alessandria, e Portam Rosolie (a. 1283: Clara e Lumelli in VCA: 1 73 e, rispettivamente, 251) per la porta comunicante, presumibilmente, con l'omonima strada. 59 Oltre alle carte già citate dell'AIS (II, 252a; III, 431; VII, 1426), si veda in particolare la voce n. 5819 «gora del mulino» dell' ALI. 60 Cfr. CABELLA: 190 (ruza «roggia»; ruzéj «rigagnolo d'acqua»), FERRARO: 95 (ruzza «Cana le, roggia») e VIGORELU: 96 (rùsa «roggia»). 51 Cfr. MAGENTA 1984: 142 (ruza «roggia»; ruzéjn «piccola roggia, rivoletto». 12 Per quelli ladini dolomitici, v. GARTNER: 342, nota 3, dove peraltro l'etimo pròposto sia per lo spagnolo arroyo sia per il lombardo ragia è un basso latino arrogium «fossato per l'acqua». '3 V. in proposito 'fHAILAN: 430-431. Il REW: 678 esprime qualche perplessità sulla paren tela della nostra voce con quelle spagnola e portoghese. � V. DES: t 127. " Cfr. FEW: I, 148. Il romeno ieruga (dialettale irugèi, ieroaga, iroagii, ecc.) «canale che con iuce l'acqua al mulino», «canale artificiale usato per la pesca» e, anche, «luogo paludo>O, acquitrinoso» è ricondotto da REw: 678 e da GÀMULESCU: 141 al serbo e al serbocroato aruga «gola di monte, canalone» (meglio, forse, direttamente dallo slavo e russo jaruga <canale»: v. VASMER: III, 495 ) , ì quali deriverebbero a loro volta dal turco (?) jarik (v. :;ÀMULESCU: 141 ) . Le varianti regionali viruga, viroagii, vaieruga e vaiugii «canalone di nontagna» risulterebbero poi, secondo Dumitru Lo�onti (nella ,sua tesi «Toponimi pro- 125
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