Histoires d'eau actes de la conférence annuelle sur l'activité scientifique du Centre d'études francoprovençales Saint-Nicolas, 15-16 décembre 2001 Rosito Champrétavy

Histoires d' eau Castello della Manta (Cuneo) - Salone baronale « Parete della Fontana della giovinez­ za ». Sec XV (Foto Fondo per l'Ambiete Italiano) Le pareti della sala baronale di questa importante dimora signorile furono affrescate prevalentemente con dei .soggetti profani e mitologici allo scopo di celebrare i fasti del casato dei marchesi di Saluzzo a cui la costruzione è appar­ tenuta per secoli. Ciò avvenne attorno al 1420 ad opera di un ignoto artista detto "il Maestro della Manta". Taluni esperti lo hanno individuato in un allie­ vo o nel nipote di Giacomo Jaquerio, pittore che fu attivo in Piemonte e in Valle d'Aosta fin verso il 1450 (A. Piovano 1989: 15-19). Il progetto iconografico e cul­ turale, legato alla civiltà cortese, viene indicato come un esempio fondamentale della pittura tardogotica di ispirazione profana e trova la sua massima espres­ sione nella rara raffigurazione della Fontana della Giovinezza. Praticando nelle sue acque miracolose una allegorica immersione rituale si poteva realizzàre il sogno impossibile dell'eterna gioventù. Il Maestro della Manta per rendere più efficace e comprensibile il senso del messaggio che volle comunicare ideò una successione di scene o « quadri » rea­ lizzati con la tecnica dell'affresco. L'opera denota un fine didattico oltre che estetico, perché le immagini sono corredate da scritte esplicative nell'idioma provenzale che attribuiscono maggiore efficacia allo svolgersi della narrazione. La prima scena illustra l'arrivo di una turba di vecchi. Si tratta di un grup­ po, che comprende un re coronato, la sua consorte e il loro seguito composto 134

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