Il problema idroelettrico valdostano e gli interessi della RAVDA A. Torrione
l'unisono con gli interessi della nazione e dei nostri per l'integrale e migliore sfruttamento delle nostre acque. Inoltre è di comune do– minio che la Direzione Tecnica della SIP è affidata a uomini di scienza che veramente sono lustro dell'arte costruttiva idroelettrica e che , a non altre faccende affaccendati, hanno dato, nei limiti delle concessioni ottenut e in Valle d 'Aosta , :.il problema idroelettrico una soluzione tecnicamente ortodossa nel modo più integrale e geniale. Ment re tutte l e altre società che hanno chiesto concessioni di acque (ed in modo particolare la Cogne) si sono limitate, per i fini specu– lativi inerenti alla loro industria, alla realizzazione della parte di più comodo sfruttamento, con danno grave per il nostro patrimonio idrico in t al modo compromesso, la società SIP, per la quale l'ener– gia elettrica è l' oggetto diretto di attività è passata alla realizzazione n el modo più razionale ed intensivo. Noi constatiamo uni camente uno stato di fatto , nè ci vogliamo far e paladini di ness un particolaristico interesse, ma nel superiore interesse della Regione Autonoma auspichiamo che un simile orga– ni smo, tecnicamente attrezzati ssimo ed all'altezza dei maggiori pro– blemi dell'arte e della scienza idroelettrica, abbia a rimettere all' esa– me, con lo stretto concorso di un Ufficio Valdostano di competenza, che tuteli in modo rigidissimo i nostri preminenti interessi agricoli, industriali e civili, ed in concorso pure di quelle società i cui tecnici nello studio delle nostre acque già hanno dimostrato di essere vera– mente all'altezza della moderna concezione dell'idroelettrica, quel sistema unico o meglio quel piano regolatore idroelettrico valdo- - 16 - -
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